Lo Stormo Bronzeo di Nozdormu
I Draghi di Bronzo esistono per mantenere inviolato il flusso temporale e far progredire l’ordine degli eventi come previsto dal destino. Considerati Guardiani e Protettori del Tempo, Lo Stormo Bronzeo è forse quello tra gli stormi draconici ad essere più attratto dalle aree civilizzate. Questi Draghi mostrano una grande astuzia in ogni aspetto della loro vita e sono molto pazienti per natura, facendo sempre affidamento sull’osservazione e agendo con razionalità a discapito dell’istinto. Dall’interno della loro “casa”, le Caverne del Tempo, situate sotto le vaste sabbie del deserto di Tanaris, si possono spesso trovare questi guardiani temporali che assumono la loro forma mortale ed entrano nelle infinite Vie del Tempo, cercando costantemente di mantenerle intatte e ripararle in caso di anomalie.
Come detto, i Draghi di bronzo sono molto astuti, al pari dei Blu, e apprezzano la saggezza e la pazienza sopra ogni altra virtù. Nozdormu l’Eterno è colui che governa questo Stormo, l’Aspetto del Tempo, che potremmo quasi definire come la pazienza incarnata. Tuttavia, non è raro che nello svolgere i loro compiti, spesso i Draghi di Bronzo chiedano l’aiuto dei mortali.
E’ incredibile inoltre come un intervento anche minimo di un drago bronzeo possa cambiare totalmente il destino di un essere vivente. In questo senso, possiamo parlare di una rarissima categoria di servitori dello Stormo di Nozdormu, i cosiddetti “Guardiani”. Costoro sono dei mortali che sono appunto stati “toccati” dai poteri dei Draghi Bronzei e ad oggi abbiamo notizie solo di tre individui in tutta la Storia di Azeroth ad aver avuto questo privilegio.
Il primo è l’elfo della notte Baristolth delle Sabbie Mobili il quale si trovava in punto di morte quando Anacronos, figlio ed erede di Nozdormu, soffiò semplicemente su di lui evitandogli la morte e facendolo diventare un Guardiano.
Il secondo fu Jonathan il Rivelatore, un umano potenziato da Nozdormu in persona che divenne “custode del sacro gong” (l’ultimo sigillo della città di Ahn’Qiraj sede della prigione dell’Old God C’thun), anche se di lui non si hanno più notizie da quando Sargeras ha trafitto la regione di Silithus con la propria spada.
Infine Xarantaur il Testimone, uno druido tauren studioso della Storia è stato anch’egli nominato Guardiano da Nozdormu per continuare i suoi studi sulle civiltà mortali.
Ma qual è il dono che si riceve quando si è nominati Guardiani dello Stormo Bronzeo? Si tratta dell’immortalità, ricevuta da questi tre individui al fine di soddisfare i compiti assegnati dai Draghi Bronzei per l’eternità.
Quando assumono una forma umanoide, la maggior parte dei draghi di bronzo preferisce trasformarsi in Gnomi, sebbene siano comuni anche le forme di Umani ed Alti Elfi.
Per finire, una piccola curiosità. A causa della loro natura e dei loro poteri sul Tempo, la maggior parte dei Draghi Bronzei conosce esattamente tempo, luogo e modalità della propria morte. Tuttavia, cercare di impedirla per motivi personali è un atto che è stato proibito e sarebbe un abuso dei loro poteri e va contro tutto ciò che lo Stormo rappresenta.
Illustrazione in evidenza di Darantha su DeviantArt