Capitolo 1: Genesi

A differenza di Azeroth, il pianeta Draenor non non ha mai posseduto un’anima del mondo, fatto che portò a nette differenze tra lo stesso Draenor ed il mondo degli uomini. Mentre gli Elementali di Azeroth sono infatti caotici a causa dell’anima del mondo che divora gran parte dell’elemento dello Spirito (essenziale quest’ultimo per mantenere l’equilibrio tra gli Elementi), gli Elementali di Draenor erano un tempo molto più calmi e l’abbondanza dello Spirito del pianeta li prevenne dall’assumere forme fisiche. Ma quello che può sembrare un picolo particolare, cambiò radicalmente la Storia di Draenor.

Questa grande quantità di Spirito accelerò la crescita della vita sul pianeta, creando un vero e proprio ecosistema selvaggio, alla cui cima della catena alimentare c’era una specie invasiva e carnivora nota come Sporemounds.

Nemmeno le energie elementali di Draenor erano al sicuro dagli Sporemounds e mentre le loro radici si insinuavano nel sottosuolo in cerca di acqua per crescere ancora di più, esse attingevano agli elementi che pervadeva il suolo di Draenor. L’energia primordiale “accese” una rozza sensibilità all’interno degli Sporemounds e delle terre selvagge circostanti, consentendo alle piante di Draenor di agire come un unico, enorme organismo, che divenne a sua volta noto con il nome di Evergrowth. In linea teorica, questa sarebbe stata anche una sorta di meccanismo di difesa, poiché nel caso si fosse verificata una minaccia grave, l’Evergrowth avrebbe reagito all’unisono per difendere il pianeta. Tuttavia, tali minacce erano inesistenti, poiché era proprio l’Evergrowth ad avere il completo dominio su Draenor.

Questo fin quando, un giorno, il titano Aggramar si imbatté in Draenor durante i suoi viaggi. Egli fu incuriosito da questo pianeta, e percepì la sua rovina se l’Evergrowth fosse stata lasciata crescere incontrollata, poiché alla fine avrebbe letteralmente consumato tutto il mondo, inclusi gli Spiriti Elementali ed una volta che ciò fosse accaduto, l’Evergrowth si sarebbe divorata e Draenor sarebbe rimasta una terra desolata priva di vita.

La naturale affinità di Aggramar per l’ordine lo costrinse ad agire, ma il titano non desiderava distruggere completamente la vita vegetale di Draenor, ma solo renderla meno invasiva. Per fare ciò, Aggramar capì che avrebbe dovuto neutralizzare gli Sporemounds, il cuore del potere dell’Evergrowth.

Il titano prese in considerazione l’idea di distruggere lui stesso gli Sporemound, ma poiché il suo potere era così grande che rischiava di danneggiare irreparabilmente o addirittura di distruggere Draenor, e poiché non poteva certamente sorvegliare il pianeta per sempre, decise invece di creare un potente servitore a sua immagine per sradicare le Sporemounds.

Usando una massiccia tempesta elementale, Aggramar diede letteralmente vita ad una montagna e la chiamò Grond. Grond iniziò a marciare in tutto il mondo per distruggere l’Evergrowth. Affrontò e sconfisse facilmente le Sporemounds più vicine prima di strapparle dalla superficie del mondo con facilità. Alla luce di questo, le altre Sporemounds iniziarono ad avere timore di quella montagna vivente, ma non rinunciarono a combattere.

Prosciugando l’essenza vitale delle foreste e delle giungle circostanti, tre Sporemounds si alzarono e si diressero verso Grond: erano Zang, Naanu e Botaan. Sebbene l’Evergrowth consentisse alle tre di combattere all’unisono, Gron ne sconfisse abbastanza agilmente due di loro, Zang e Naanu.

Il cadavere di Zang sarebbe diventato il mare di Zangar e Naanu sarebbe diventato la giungla di Tanaan.

Nonostante queste vittorie tuttavia, Grond iniziò a indebolirsi. La terza Sporemound, Botaan percepì lo stato di indebolimento del suo nemico e assorbì le energie vitali sia di Zang che di Naanu.

Questo le permise di diventare ancora più grande e così Botaan tornò all’attacco. Quest’ultima perforò Grond con migliaia di viticci, strappandole poi violentemente fino a quando il gigante elementale non crollò sotto il suo stesso peso e si sbriciolò. Gran parte del suo cadavere formò quindi una catena montuosa ai margini di una regione che in seguito sarebbe stata chiamata Nagrand.

La morte di Grond rilasciò le energie elementali primordiali che gli avevano permesso di vivere, e queste si sono fusero in pozze di potere dalle quali gli Spiriti Elementali di Draenor riuscirono finalmente ad assumere forma fisica. Tra queste sorsero le Furie ed esse dimorarono vicino ai resti della testa di Grond, un luogo che sarebbe diventato noto come il Trono degli Elementi.

Illustrazione in evidenza di Abe Taraky