La guerra arrivò ben presto anche nella Foresta di Talador, dove un’enorme flotta dell’Orda di Ferro guidata da Orgrim Doomhammer e Blackhand navigò verso la capitale draenei di Shattrath.
Dopo aver avuto a che fare con alcuni maghi ogre dei Gorian ed aver stabilito un avamposto, oltre a ricevere aiuti da Khadgar e dalle sue forze del Kirin Tor, la spedizione di Draenor iniziò ad affrontare l’Orda di Ferro. Yrel e Maraad fermarono l’avanzata nemica attraverso la Foresta, mentre Durotan si diresse a nord per cercare di ragionare con Orgrim, l’orco che un tempo considerava come un fratello. Nonostante i migliori sforzi del del leader del clan Frostwolf tuttavia, la lealtà di Doomhammer verso l’Orda di Ferro non venne scalfita . Utilizzando un prototipo di una macchina trincatrice realizzata dai goblin, la spedizione riuscì ad annientare il resto delle forze di terra di Orgrim, lasciando così solo le navi da guerra ed i guerrieri di Blackhand a condurre l’attacco. Mentre la flotta di quest’ultimo arrivò a Shattrath, Khadgar condusse un attacco unito contro l’esercito di Blackhand in quella che passò alla storia come la “Battaglia per Shattrath”. Tuttavia, quando Blackhand diede ordine di preparare degli enormi cannoni per distruggere la città e tutti i suoi abitanti, Doomhammer obiettò, sostenendo che non sarebbe rimasto a guardare mentre persone innocenti venivano massacrate.
Intanto, Khadgar ed i suoi uomini presero le navi di Blackhand, mentre alcuni eroi iniziarono a combattere contro quest’ultimo. L’orco li sconfisse però facilmente, uccidendo sia Orgrim che Maraad. Fortunatamente, Yrel e Durotan furono in grado di tenere occupato Blackhand abbastanza a lungo affinché Khadgar potesse distruggere le navi dell’Orda di Ferro e teletrasportare i suoi alleati in salvo. Blackhand fu costretto a ritirarsi, e Shattrath, almeno per il momento, fu salvata.
Nel frattempo, il Concilio delle Ombre, sotto il luogotenente Teron’gor, era riuscito ad evocare un piccolo esercito di demoni della Legione Infuocata. Come comandato dal suo maestro Gul’dan, Teron’gor mirò ad attaccare Auchindoun, una terra sacra dei Draenei, le cui potenti anime dei defunti potevano essere usate per rafforzare il Concilio stesso ed i suoi padroni demoniaci.
Lady Liadrin, avendo esperienza nella lotta contro i demoni, si offrì di aiutare gli Auchenai, i custodi di Auchindoun comandati dall’esarca Maladaar, a combattere la Legione e le forze del Concilio.
L’esercito unito degli Auchenai e dei Cavalieri del Sangue ricevettero inoltre ulteriore aiuto dai nuovi Golem del Sangue, dei costrutti creati dal magistro Astalor Bloodsworn e dagli antichi spiriti degli orchi.
L’esercito di Teron’gor venne sconfitto a Gul’var, e si ritirò a Xandros, mentre Liadrin e Maladaar accompagnarono gli eroi ad uccidere il Signore delle Fosse Mongrethod. Tuttavia, Teron’gor aveva un’ultima parte del suo piano ancora in piedi: i Sargerei che si erano infiltrati negli Auchenai all’interno di Auchindoun. Con il loro insidioso aiuto, lo stregone si fece strada nel cuore del sacro complesso, con i suoi servi demoniaci che uccisero numerosi sacerdoti e paladini. Teron’gor e le sue forze furono sconfitte, ma lo stregone riuscì comunque a fuggire.
Le rimanenti forze dei Sargerei e del Concilio delle Ombre andarono quindi verso Shattrath, riuscendo per breve tempo ad ottenere il controllo della città.
Il resto delle forze dell’Orda di Ferro presente a Talador si ritirò così all’avamposto di Bladefury per proteggere il passo verso la fortezza di Hellscream a Tanaan.
Illustrazione in evidenza ufficiale Blizzard