Con i dissidenti interni sconfitti, Genn Greymane inviò i suoi fedeli sostenitori per aiutare a liberare il villaggio minerario di Emberstone dal controllo dei Forsaken, affidando il comando delle truppe al Principe Liam ed a Lorna Crowley, figlia di Lord Darius. I due si stabilirono nelle stalle vicino al villaggio e dopo aver liberato i gilneani schiavizzati, inviarono le loro forze per neutralizzare il capo dei Forsaken dell’area, l’Esecutore Cornell – noto per il suo essere spietato – ed in seguito Valnov il Pazzo – il cosiddetto scienziato che portò avanti esperimenti disumani sugli abitanti del villaggio troppo vecchi per lavorare nelle miniere.
Dopo aver radunato un esercito composto da tutti i gilneani arruolabili, Genn si decise ad iniziare la campagna di riconquista di Gilneas. L’esercito gilneano fu diviso per attaccare la capitale su più fronti. Mentre Liam avrebbe guidato l’assalto alla Piazza del Mercato, Re Genn Greymane e Lord Crowley avrebbero gestito gli assalti negli altri distretti. La scena fu comunque tutta del giovane Principe, il quale fece un discorso motivazionale ai suoi uomini, infondendo loro coraggio e determinazione per quella che sarebbe passata alla storia come la Battaglia di Gilneas.
Le forze al comando di Liam iniziarono così a farsi strada attraverso la città di Gilneas, sbaragliando gli uomini dei Forsaken posizionati lì. Essi vennero però presto attaccati da un gran numero di abomini ed in quest’occasione si rivelò decisivo il supporto degli Emberstone, i quali portarono armi di artiglieria pesante, come dei possenti cannoni che aiutarono gli uomini del Principe ad uccidere gli abomini. Dopo che le forze di Liam si incontrarono e si unirono a quelle di Lord Crowley attorno alla prigione di Stoneward, i Forsaken scatenarono sui gilneani una delle loro più potenti creazioni: la bestia conosciuta come Gorerot. Tuttavia, i Worgen presero il controllo delle catapulte dei Forsaken e le usarono per abbattere rapidamente il mostro. Presto Liam e Crowley sorpresero Sylvanas Windrunner in persona nel centro della città, mentre Re Genn arrivò ed attaccò dal lato opposto. Ma proprio quando la bilancia sembrava ormai pendere contro Sylvanas, la Regina Banshee usò i suoi poteri oscuri per stordire tutti i presenti nelle immediate vicinanze, incoccando una freccia avvelenata e puntandola contro Genn. Il Principe Liam, accortosi delle intenzioni di Sylvanas, si precipitò verso il padre, frapponendosi tra la freccia e quest’ultimo, venendo così colpito mortalmente. Mentre Sylvanas fuggiva dalla battaglia, Liam morì tra le braccia di Genn con la consapevolezza che la città era stata liberata dal controllo dei Forsaken.
Poche ore dopo, Sylvanas incontrò il Generale Warhowl, un emissario inviato dal Warchief Garrosh Hellscream. La Regina Banshee comunicò a Warhowl che Gilneas era sotto controllo e acconsentì a non usare la Piaga, il cui sviluppo ed uso era stato esplicitamente vietato dopo gli eventi del Cancello dell’Ira (lo stesso Garrosh arrivò nella Foresta di Silverpine incontrando Sylvanas e rinnovando l’ordine di non usare la Piaga, affermando che un utilizzo di quest’ultima per prendere Gilneas avrebbe macchiato l’onore dell’Orda ed apostrofando la Regina Banshee con epiteti poco gentili…). Tuttavia, appena l’emissario andò via, Sylvanas ordinò immediatamente all’Alto Esecutore Crenshaw di usare la nuova Piaga come previsto, nonostante gli ordini di Garrosh.
All’alba del giorno successivo, i Forsaken usarono così l’infida arma su Gilneas. Ciò che essi non sapevano, tuttavia, era che la popolazione era già stata evacuata attraverso un passaggio segreto. Una spia di Gilneas aveva infatti udito l’intera conversazione di Sylvanas con Warhowl ed il suo successivo ordine.
Durante gli ultimi momenti dell’evacuazione, con i superstiti che si imbarcavano verso Teldrassil grazie all’aiuto degli Elfi della Notte, Re Genn e la famiglia Crowley resero gli ultimi omaggi al defunto Liam, promettendogli che Gilneas un giorno sarebbe tornata ad appartenere al suo popolo.
Illustrazione in evidenza di Arthur Bozonnet
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