Poco dopo l’incendio di Teldrassil e lo scoppio iniziale della Quarta Guerra, mentre la maggior parte della popolazione civile venne evacuata a Stormwind, i resti dell’esercito degli Elfi della Notte e le Sentinelle si impegnarono attivamente con le forze dell’Orda a Rivafosca, la quale era in gran parte occupata dalla fazione rossa a seguito delle la Guerra delle Spine, sebbene parti del territorio fossero pesantemente contese.
Anche qui infatti, gli scontri furono continui e senza sosta.
Più a sud, sia le Savane Settentrionali che quelle Meridionali furono teatro di conflitti, con l’Alleanza che si scontrò con i Tauren nel tentativo di prendere il controllo del Crocevia, che avrebbe interrotto i movimenti delle truppe dell’Orda in tutto il continente, ponendo sotto assedio anche la Grande Porta di Mulgore.
La stessa Durotar divenne un importante centro scontro, con l’Alleanza che diede fuoco ai magazzini di Razor Hill, distruggendo i rifornimenti inviati tra Orgrimmar e le Isole dell’Eco. Gli agenti dell’Alleanza si infiltrarono anche nelle isole stesse, appiccando il fuoco alle navi dei Troll Darkspear.
Gli sforzi dell’Orda furono premiati dal flusso vitale di rifornimenti dal Cartello Steamwheedle di Ratchet, con i Goblin che ebbero un ruolo fondamentale nella tenuta della fazione rossa. Sempre a Durator l’Alleanza tentò di ricostruire la distrutta Fortezza di Tiragarde, venendo però anche in questo caso contrastata dalle forze dell’Orda.
Ma il fronte più importante sembrò sorgere a nord di Durotar, dove guidati da Shandris Feathermoon, i vendicativi Elfi della Notte richiamarono le loro forze rimaste dagli avamposti di Kalimdor e si prepararono per un attacco contro la capitale di Orgrimmar, dove l’Orda intanto stava cercando di costruire delle terrificanti armi con l’ausilio dell’azerite…