Dopo aver ricevuto la notizia dell’invasione dell’Alleanza nella regione di Nazmir e della conquista della Porta del Sangue, gli Zandalari e l’Orda decisero di unire le loro forze e scacciare gli invasori con una controffensiva. Dall’altro lato, l’Alleanza decise invece di scatenare le sue forze sulla piramide reale di Dazar’alor, con lady Jaina Proudmoore e la sua nave ammiraglia che guidarono l’assalto della marina dell’Alleanza.
Una volta che gli obiettivi furono nel raggio d’azione, l’Alleanza pianificò di far detonare gli esplosivi nascosti che avevano piazzato sulle navi della Flotta d’Oro. Quest’ultima, tuttavia, iniziò ad attaccare la marina dell’Alleanza con le sue baliste e una di queste fece crollare il ponte vicino alla posizione di Gelbin Mekkatorque proprio mentre il leader degli Gnomi stava per far esplodere gli esplosivi, facendo cadere lui e il suo detonatore a distanza sul ponte sottostante.
Incerta se fosse morto o meno, Jaina iniziò a usare la sua magia per proteggere la sua nave dai missili, resistendo abbastanza a lungo da permettere a Mekkatorque di tirarsi fuori dai detriti, usare il detonatore e far saltare in aria l’intera Flotta d’Oro che difendeva il porto di Zandalar. Con le difese marittime degli Zandalari distrutte, la marina dell’Alleanza invase Dazar’alor incontrando ben poca resistenza.
La distruzione della Flotta d’Oro allertò la Principessa Talanji e le forze dell’Orda a Nazmir che erano state ingannate, e così esse si precipitarono indietro per difendere Dazar’alor. Mentre le forze dell’Alleanza combattevano per raggiungere il Trono d’Oro dal porto, le forze nemiche respingevano gli invasori mentre entravano nella città.
Intanto, mentre infuriava la battaglia, Re Rastakhan esortò Bwonsamdi, il loa della Morte, ad aiutare le sue forze. Quest’ultimo creò così una luna di sangue e resuscitò i morti per respingere l’Alleanza.
Ma nonostante tutto questo e le difese combinate dell’Orda e degli Zandalari, la fazione blu fece breccia a Dazar’alor e affrontò Rastakhan in persona. Il Re rifiutò l’offerta di resa e dichiarò che gli Zandalari sarebbero sopravvissuti a lungo persino alla stessa Alleanza. Determinato a proteggere il suo impero e il suo popolo, Rastakhan combatté contro le forze invasori fino a quando non venne ferito a morte, rimpiangendo infine il suo patto con Bwonsamdi e come il loa aveva maledetto anche sua figlia attraverso di esso.
Dopo la morte di re Rastakhan, l’Alleanza iniziò a ritirarsi, sempre tallonata dall’Orda. Durante i caotici combattimenti di quei minuti, Gelbin Mekkatorque duellò con il leader dei Goblin Jastor Gallywix finendo per avere la meglio proprio prima dell’arrivo dei rinforzi dell’Orda. Durante la lotta contro di essi tuttavia, lo gnomo finisce per essere gravemente ferito e fugge usando una capsula di salvataggio.
Ciò che seguì fu una grande battaglia marina con l’Alleanza che cercava di fuggire, ma che venne lasciata senza tregua dalle forze dell’Orda. Alla fine, Jaina fu costretta ad usare la sua magia per congelare le acque del Grande Mare portare le rimanenti navi di Kul Tiras in salvo, rimanendo anche ferita.
Il Lord Ammiraglio avrebbe trascorso il viaggio di ritorno verso Boralus su una barella tra i feriti, distesa sul ponte della nave che trasportava gli altri leader mentre veniva curata dai sacerdoti. Nel frattempo, la capsula di salvataggio di Gelbin indusse il leader degli gnomi in una situazione di stasi congelata, e né Jaina né i sacerdoti di Stormwind riuscirono a liberarlo da quella condizione.
Intanto, su ordine del Re dei Lich, Nazgrim dei Quattro Cavalieri si avventurò a Dazar’alor per rianimare icadaveri dei soldati dell’Alleanza e dell’Orda rimasti uccisi in quella terribile battaglia…
IN ALTO: Un marinaio di Kul Tiras ed un troll Zandalari si affrontano durante la battaglia di Dazar’alor. Illustrazione di Frenone.