Capitolo 138, l’assassino di Calia Menethil

Dopo la fine della Crociata Ardente di Sargeras, Orda ed Alleanza si trovarono a dover riprendersi da una guerra che era costata ad entrambe le fazioni tantissime vite ed altrettanti sforzi. Durante questo periodo di relativa pace, grazie alla volontà di Re Anduin Wrynn, venne organizzato un evento storico.

Tramite una missiva consegnata al Warchief Sylvanas Windrunner dal suo campione Nathanos Blightcaller, l’Alto Re dell’Alleanza chiese un cessate il fuoco di un giorno e dodici ore, dall’alba al tramonto, negli Altipiani di Arathi, in modo che le famiglie dilaniate dalla furia del Flagello di Arthas Menethil durante la Terza Guerra potessero incontrarsi ancora una volta.

Inizialmente la proposta di Anduin venne rifiutata da Sylvanas, tuttavia, Nathanos riuscì a convincere il Warchief che quella del “Raduno”, come venne poi ribattezzato l’evento, fosse un’opportunità per fare un “regalo” al suo popolo. In realtà, l’idea di Nathanos era molto più subdola. Egli credeva che l’incontro non avrebbe fatto altro che mettere ancora di più i Forsaken contro i viventi, ed avrebbe rappresentato un’ulteriore spinta verso l’invasione di Stormwind, già nei pensieri di Sylvanas da qualche tempo.

Convinto dalle parole del suo campione, il Warchief accettò così la proposta di Anduin. Tuttavia, ella pose una condizione, ovvero che solo i membri del Concilio Desolato avrebbero partecipato al Raduno.

Sylvanas tornò quindi a Undercity per organizzare i dettagli dell’incontro: ogni membro del Concilio Desolato avrebbe dovuto fornire cinque nomi di persone a Stormwind. La Regina Banshee, Nathanos e duecento ranger oscuri sarebbero stati di stanza al Muro di Thoradin, mentre altrettanti soldati dell’Alleanza sulle mura di Stromgarde. Inoltre, venticinque sacerdoti forsaken ed altrettanti colleghi umani montati su pipistrelli avrebbero dovuto pattugliare il campo di raduno situato a metà strada da entrambe le strutture.

Al centro ci sarebbero stati il rianimato Alonsus Faol e il suo assistente, quella che sarebbe stata la figura chiave di tutto l’evento.

Dopo un breve incontro tra Sylvanas ed Anduin, il Raduno ebbe inizio e per gran parte della giornata tutto sembrò filare liscio. Questo fino a che l’assistente di Faol non si rivelò essere qualcuno che da anni ormai si era dato per defunto o quantomeno disperso: Calia Menethil, sorella di Arthas ed ultima legittima erede al trono di Lordaeron.

Calia esortò i Forsaken presenti ad unirsi all’Alleanza e ciò fece andare su tutte le furie Sylvanas. La Regina Banshee si precipitò sul campo del Raduno, facendo uccidere indistintamente sia i Forsaken che stavano andando verso Stormgarde, sia quelli che stavano tornando al Muro di Thoradin. Una volta raggiunto il campo del Raduno, incoccò una freccia ed uccise Calia.

Nessun Menethil, avrebbe minacciato la sua autorità su Undercity….

IN ALTO: Calia Menethil. Illustrazione di Yar Shiyan