Rendendosi conto che le forze della Vindicaar non avevano ancora la forza per fare breccia in Antorus, il centro di potere e cuore della Legione infuocata su Argus, il Profeta Velen decise di organizzare una spedizione su Eredath, quella che era una delle più illustri città del pianeta (tanto da guadagnarsi l’appellativo di “gioiello di Argus”), e raccogliere i due pezzi mancanti necessari per ricostruire la Corona del Triumvirato, un’antichissima reliquia degli Eredar.
Quando Velen arrivò in loco, tuttavia, fu turbato nel sentire che il canto di guerra del naaru L’ura era ancora presente… ma distorto. Così, il Profeta si attivò per allontanare gli spiriti ostili e mettere in sicurezza il posto. Dopo di ciò, ordinò che proprio lì fosse posto un dispositivo di teletrasporto dell’Armata della Luce sia per assicurare rinforzi che per fornire una via di fuga alla spedizione nel caso fosse stato necessario.
Rinforzata, la spedizione di Velen partì alla ricerca del Sigillo del Risveglio nel Conservatorio dell’Arcano. Lì, l’arcimago Y’mera ed un eroe di Azeroth riattivarono Quoram, il guardiano del conservatorio. Quest’ultimo incaricò successivamente l’azerothiano di sottoporsi a numerose prove per guadagnarsi il diritto di ottenere il Sigillo, con l’ultima sfida che consistette nell’affrontare l’eco di un vecchio nemico di Azeroth: Archimonde. Così, dopo aver superato tutte le prove ed aver ottenuto il Sigillo, Y’mera ed il suo compagno tornarono sulla Vindicaar. Un altro tassello per la battaglia finale contro la Legione, era stato messo al suo posto…
IN ALTO: Le rovine della città di Eredath.