Fin dal primo momento in cui la Legione invase Exodar, i Draenei lavorarono duramente per prepararsi a tornare ad Argus. Così, dopo aver completato la riparazione della Vindicaar, il popolo degli Esiliati si apprestò a partire… e non da solo.
I Draenei lanciarono una chiamata alle armi a tutta Azeroth per sostenere la controffensiva contro gli odiati demoni. L’Alleanza e l’Orda, prontamente, risposero alla chiamata, con Lady Liadrin e Aethas Sunreaver a capo dei rinforzi della fazione rossa, mentre Vereesa Windrunner e il paladino Arator il Redentore (figlio di Turalyon ed Alleria), furono a capo delle truppe della fazione blu.
Le forze azerothiane si incontrarono nell’Isola Brumazzurra, dove salirono a bordo della Vindicaar e si prepararono ad incontrarsi con l’Armata della Luce, una forza guidata dal naaru Xe’ra che da millenni combatteva contro la Legione. L’incontro avvenne nell’orbita di Argus, dove la Vindicaar incontrò l’aeronave dell’Armata della Luce: la Xenedar. Tuttavia, la comparsa di quest’ultima attirò l’attenzione delle forze della Legione Infuocata a terra, che procedettero ad attaccarla.
Saggiamente, prima che le forze demoniache avessero la possibilità di concentrare il fuoco sulla Vindicaar, il Profeta Velen ordinò agli eroi di Azeroth di approdare a terra ed iniziare così la battaglia finale per Argus. Lui stesso e Illidan Stormrage guidarono un’avanguardia di avventurieri sul fronte, con Velen che proteggeva l’avanguardia con la Luce mentre gli eroi e Illidan distruggevano le truppe demoniache salvando al contempo gli schiavi Krokul (una popolazione locale) dalla Legione. Dopo di che, l’avanguardia distrusse le armi dei demoni, uccise i loro rinforzi e culminò la battaglia sconfiggendo il demone Antaen Spezzaluce (che gli eroi credevano fosse la principale arma d’assedio della Legione).
Quella prima battaglia si concluse con una vittoria per gli eserciti di Azeroth, ma essi subirono comunque pesanti perdite. Velen propose quindi di ricostituire i loro ranghi reclutando i Krokul che avevano appena liberato dalla schiavitù. Il Profeta si incontrò così con il capotribù Hatuun, il quale si dimostrò amareggiato che Velen avesse abbandonato lui e tutti coloro che erano bloccati su Argus alla Legione… Ma la situazione fu sbloccata dall’intervento di qualcuno che nessuno degli azerothiani si aspettava di vedere.
Turalyon fece il suo ritorno in scena ed esortò i Krokul ad allearsi con gli azerothiani per sconfiggere la Legione Infuocata. Successivamente, il leggendario comandante rivelò di essere uno dei membri dell’Armata della Luce insieme ad Alleria. Il tempo, per i due eroi dell’Alleanza era passato in modo diverso, e così mentre su Azeroth dalla loro scomparsa erano passati vent’anni, Turalyon ed Alleria ne avevano trascorsi ben mille a combattere i demoni. Inoltre, Turalyon disse di essere stato salvato proprio dai Krokul quando la Xenedar si era schiantata, ma i sopravvissuti dell’Armata della Luce stavano ancora combattendo per la loro vita sul luogo dello schianto.
Quella che seguì fu quindi una tremenda battaglia tra le forze di Azeroth (aiutate dai Krokul e da Turalyon), contro quella della Legione. Quest’ultime furono ad un passo dalla vittoria, ma l’arrivo tempestivo di Alleria Windrunner capovolse le sorti dello scontro, assicurando la vittoria agli azerothiani. Subito dopo, Turalyon ed Alleria salirono a bordo della Vindicaar dove, dopo lunghi anni, si riunirono finalmente con il loro amato figlio Arator…
IN ALTO: L’esarca Turalyon ed Alleria Windrunner.