Subito dopo essere fuggita dalla città, Thalyssra tesse un incantesimo con il quale inviò onde di energia magica in tutte le direzioni. Quest’incantesimo conteneva al suo interno un messaggio cifrato, un grido di aiuto, e fu l’Arcimago Khadgar, leader del Kirin Tor ad intercettare e decifrare il messaggio a Dalaran. Senza perdere tempo, Khadgar inviò un suo agente a Suramar per indagare ulteriormente su cosa stava accadendo.
Questo agente si mise immediatamente sulle tracce di Thalyssra e localizzò l’arcanista vicino alle rovine di Meredil, un’area della città di Suramar che non era stata protetta dallo scudo magico. I due sopravvissero ad ondate di elfi ostili (nobili oscuri affamati delle energie del Pozzo Oscuro) nell’area, rifugiandosi infine in una grande, antica rovina sotterranea conosciuta come Shal’Aran. Da questa base, Thalyssra prima informò il suo nuovo alleato di tutto ciò che era accaduto e subito dopo iniziò a mettersi all’opera per reclutare altri che si opponessero al regime di Elisande, formando così un movimento di resistenza.
Questo nascente movimento, che si diede il nome di Nightfallen, si assicurò presto il sostegno di diverse figure di spicco all’interno della società dei Nobili Oscuri. Dal Capo Telemante Oculeth, un maestro della magia del teletrasporto, all’Arcanista Valtrois, un’esperta di line di faglia intorno a Suramar che avrebbero potuto “alimentare” di magia Shal’Aran, fino ad arrivare a Ly’leth Lunastre, una nobildonna che possedeva potenti conoscenze tra l’aristocrazia.
Mentre davano fondo ai loro sforzi per opporsi alla Gran Magistra, i Nightfallen scoprirono alcune ricerche condotte tempo prima dall’Arcanista Kel’danath, il quale aveva sperimentato su quei nobili oscuri affamati del potere del Pozzo. Tra le varie cavie di Kel’danath, uno in particolare suscitò interesse. Noto solo come “Soggetto 16”, quest’ultimo era un individuo insolitamente passivo. Scavando nei suoi ricordi, Thalyssra scoprì la causa dell’insolito comportamento del Soggetto 16, ovvero un misterioso seme di arcan’dor (un frutto magico che bilanciava perfettamente la magia Arcana e quella Naturale) situato al Santuario di Moonshade. L’agente di Thalyssra si recò immediatamente in loco e tornò dal Santuario portando con sé non solo il seme, ma anche il suo antico custode, un elfo della notte di nome Valewalker Farodin. Quest’ultimo piantò il seme al centro di Shal’Aran, dove col tempo sarebbe poi cresciuto fino a diventare un albero arcan’dor di grande potenza.
Con il passare dei giorni, i Nightfallen furono aiutati nello spostarsi all’interno della regione grazie alla creazione e dall’espansione di un sistema di teletrasporto, con base a Shal’Aran e supervisionato dal Capo Telemante Oculeth. Usando questo sistema, i ribelli furono così in grado di entrare direttamente a Suramar senza dover attraversare il perimetro della città. La Resistenza vera e propria ed il piano per rovesciare Elisandre, era solo all’inizio…
IN ALTO: L’albero di aran’dor di Shal’Aran. Immagine ufficiale Blizzard.