Cosa ha guastato la “macchina della morte”? Fine dell’Eternità dà finalmente la risposta

Il PTR di Fine dell’Eternità, la patch 9.2 di Shadowlands, continua a dare risposte ad alcune domande che ci portiamo dietro dall’inizio di questa espansione. In questo articolo vedremo come una delle teorie di Shadowlands più “celebri” sarà confermata in questa nuova patch. Seguiranno quindi SPOILER!

Come ben ricorderete, all’inizio di Shadowlands, uno dei primi cinematic dell’espansione mostrava il momento in cui l’Arbiter veniva “disattivato”, permettendo così a Zovaal di incanalare tutte le anime dei morti nella Fauce, dando così inizio ad una siccità di animum negli altri regni dell’aldilà con gravi ripercussioni, portando quindi agli eventi che conosciamo. Con il progredire della storia, abbiamo appreso di più sulle motivazioni del Carceriere per indebolire l’Arbiter, culminate con Zovaal che si è impossettato del sigillo di quest’ultimo alla fine del Sanctum del Dominio allo scopo di raggiungere Zereth Mortis.

Come già sappiamo, nelle Shadowlands l’assenza dell’Arbiter, o per meglio dire la sua inattività, è stato uno dei punti cruciali di tutta la storia di quest’espansione (e non solo). Tuttavia,nei nuovi capitoli della campagna di Fine dell’Eternità, assisteremo al tentativo di “creare” un nuovo Arbiter. Per farlo, scoprireremo di aver bisogno due elementi, chiamati Vessel e Voice, i quali verranno trovati rispettivamente nei capitoli 6 e 7.

Dopo di ciò, ci ritroveremo nella Cripta dell’Eterno, dove avrà inizio il rituale per combinare Vessel e Voice. Tuttavia, i Nathrezim interromperanno questo rituale, infondendo il Vessel con una nostra vecchia conoscenza: l’anima di Argus il Distruttore, l’essenza del boss finale di Legion.

La situazione sembra essere ormai irrimediabile, finché Pelagos non offrirà la propria anima per porre rimedio al danno occorso. A questo punto, avremo quindi, come anticipato qualche settimana fa, la nomina di Pelagos a nuovo Aribter delle Shadowlands. Di seguito vediamo il dialogo che porerà all’interruzione del rituale:

Saezurah: “È giunto il momento. Le sale sono guarite. Un nuovo Arbiter ci attende. Il coro si riunisce. Il Vessel attende. La tua voce deve unirsi a loro. Dissonanza… una melodia persa tanto tempo fa…”

Pelagos: “Qualcosa sta interferendo con il rituale!”

Darkseer Corrupter: “Abbiamo aspettato a lungo questo momento. Il piano dell’Esiliato si è manifestato… un’anima del mondo contorta dalla Morte. Un’arma con cui schiacciare l’Arbiter.. Ed ora prenderà questo Vessel! Argus sarà un’Eterno!”

Queste parole chiariscono quindi come Argus facesse parte del piano del Carceriere per destabilizzare l’Arbiter, poiché vediamo proprio la sua anima utilizzata per interrompere attivamente il processo di creazione di un nuovo Eterno (in questo caso appunto, il nuovo Arbiter).

Tuttavia, non è stato esplicitamente affermato che Argus sia stata la causa della “disattivazione” e, visti gli ormai numerosi colpi di scena (o giravolte, NdR) a cui espansione ci ha abituati, questa non può ancora essere presa come una conferma ufficiale.

Ciononostante, non possiamo comunque ignorare i molti dettagli che vanno TUTTI nella direzione che fanno di Argus il Distruttore il responsabile della rottura della “macchina della Morte”. Nel corso degli anni abbiamo visto infatti tantissimi riferimenti o parallelismi tra Argus e la Morte contando nomi di fasi, nomi di abilità o vere e proprie citazioni in game.

Tornando a tempi recenti, Shadowlands ha anche rivelato, attraverso un libro in game che i Nathrezim sono da sempre combutta con il Zovaal, fingendo di allearsi con tutte le altre forze cosmiche mentre le indebolivano segretamente dall’interno per conto della Morte, inclusi i Titani (Ordine) e la Legione Infuocata (Vile).

Se prendiamo quindi in considerazione questi elementi, il Carceriere potrebbe aver voluto che gli eroi avessero successo contro la Legione Infuocata, in quanto ciò avrebbe fatto indirettamente il suo gioco, togliendo di mezzo le forze del Vile, imprigionanndo Sargeras, ferendo Azeroth e “inviando” Argus ad indebolire l’Arbiter, e tutto questo in un colpo solo.

Tornando ai dettagli passati, il boss Argus il Distruttore aveva abilità rosse distintive a difficoltà Mitica, e il cinematic di Shadowlands che mostra il momento della disattivazione dell’Arbiter raffigura un qualcosa dello stesso colore che si schianta contro l’Eterno. Ovviamente, c’è anche la possibilità che il colore rosso faccia riferimento ad altri boss di Legion, come Xavius, anche se appare poco probabile che l’anima del Primo Satiro fosse abbastanza potente per una cosa del genere.

Un altro elemento che va a favore di Argus come responsabile è la timeline degli eventi. Sappiamo infatti che Ysera è stata una delle ultime anime ad arrivare a Selvarden e nelle Shadowlands in generale prima che la “macchina della morte” si rompesse, e contando che l’Aspetto viene ucciso all’inizio di Legion ed Argus alla fine, i tempi ci starebbero perfettamente.

Ed oltre a tutto questo ora abbiamo direttamente la comparsa di Argus nelle Shadowlands. Bisogna comunque dire che questo elemento potrebbe creare ulteriore confusione per quanto riguarda la lore. Se Argus è finito nelle Shadowlands, significa allora che TUTTE le anime finiscono indistintamente lì e non nel “regno di appartenenza” (come Oridine, Luce, Vita, Vuoto ecc)?

Vedremo se questo aspetto sarà chiarito, ma intanto uno dei punti interrogativi di questa espansioni dovrebbe essere stato risolto in Fine dell’Eternità.

N.B. Questo articolo è una traduzione e rielaborazione di un articolo di Wowhead.com

Illustrazione in evidenza di 近你远离你都 e Kowamote.