Tutti i popoli di Azeroth hanno nella loro millenaria storia delle figure eroiche. Uomini e donne più o meno leggendari, autori di grandi gesta sui campi di battaglia in guerre epiche. Molto spesso ricordiamo i più grandi di questi eroi, come Anduin Lothar, Broxigar il Rosso, Dath’remar Sunstrider e molti altri. In quasi la totalità di queste storie, questi eroi sono figure positive, che hanno dato un importante contributo allo sviluppo o alla salvezza del loro popolo. Ma vi siete mai chiesti se esistano anche degli eroi “dall’altra parte della barricata”? Dei corrispettivi di questi personaggi, ma dalla parte dei cattivi? Ebbene, potrà sorprendervi, ma la risposta è si. In quest’articolo vi racconteremo di alcuni in particolare. Gli eroi di una delle organizzazioni più terribili e letali della lunga Storia di Azeroth: il Flagello.
La nostra fonte di conoscenza ed apprendimento in questo caso è un particolare libro, il Compendio degli Eroi Caduti, un tomo che può essere trovato nella cittadella fluttuante di Acherus, quartier generale dei Cavalieri della Spada d’Ebano. Il Compendio ci narra brevemente di quattro figure, quattro eroi del Flagello. Andiamo a vedere insieme chi sono questi quattro e perché proprio loro sono considerati così importanti all’interno dell’armata del Re dei Lich, leggendo direttamente dalla pagine del Compendio:
“Tartek l’Adirato. Uno degli abomini più potenti che il Flagello abbia mai creato. Assemblato dal lich Amnennar il Portatore di Gelo per aiutarlo nella creazione di una base a Razorfen Downs. Tartek ha abbattuto da solo più di 1.200 quilboar prima di essere sconfitto. Il suo sacrificio fornì ad Amnennar i cadaveri da rianimare per creare rapidamente un suo esercito di cinghiali non-morti, ultimando infine il primo grande avamposto del Flagello su Kalimdor. Alcuni dei resti di Tartek furono rianimati e usati per creare Glutton, l’attuale luogotenente di Amnennar.
Obrahiim, il Viaggiatore. Geniale architetto, cardine nella concezione di Naxxramas* e mente dietro la creazione di Acherus. Scalò rapidamente i ranghi del Flagello da umile lavoratore scheletrico ad uno dei consiglieri più fidati di Kel’Thuzad. Da sempre studioso, Obrahiim ha viaggiato per il mondo alla ricerca della conoscenza, in particolare traendo la maggior parte della sua ispirazione dall’architettura dei Nerubiani e dalla magia degli stregoni degli Orchi. È stato visto l’ultima volta diversi anni fa, diretto a studiare le Rovine di Zin-Azshari a Kalimdor.
Diodor il Dannato. Negromante umano, uno dei primi membri del Culto dei Dannati ed eroe decorato della Prima Guerra. Condusse con successo un contingente di Flagello alla vittoria durante il Primo e il Secondo Assalto al Monastero Scarlatto. Ucciso in azione durante il Terzo (e ultimo) assalto, che è stato respinto con successo dagli agenti della Crociata Scarlatta che avevano finalmente capito il suo modus operandi.
Kirkessen lo Zelante. Potente lich che ha riferito direttamente allo stesso Re dei Lich. Veterano decorato di innumerevoli battaglie, Kirkessen ha progettato e guidato l’Assedio dei Sangugni, uno dei più grandi assalti organizzati alla Cappella della Luce. Nonostante le enormi difficoltà, il suo attacco è stato rapidamente contrastato e le sue forze hanno subito enormi danni. Lo stesso Kirkessen ha ricevuto un colpo mortale da Lord Maxwell Tyrosus e non è più in grado di assumere una forma corporea.”
*Nonostante la storia di Obrahiim qui narrata, l’origine di Naxxramas resta comunque incerta. Altre fonti, infatti, attribuiscono la sua costruzione ai Nerbuani, con Anub’arak che se ne sarebbe poi impossessato per conto del Flagello.
Questo è quindi il contenuto del Compendio degli Eroi Caduti. Non abbiamo molte informazioni su questi “eroi” del Flagello, ma alcuni di questi, come Obrahiim o Diodor, hanno senza dubbio storia affascinante, sebbene della loro vita non si sappia praticamente nulla. Resta comunque una vera e propria chicca sapere che oltre alle tanto decantate figure del Bene, nella Storia di Azeroth esistano anche dei corrispettivi del Male, in quella che è l’eterna lotta tra la Luce e l’Oscurità.
IN ALTO: Il Re dei Lich e le armate del Flagello. Illustrazione di Wei Wang.