Lich, i servitori della (non) Morte
Una delle figure si potrebbe dire “storiche” del mondo di Warcraft è quella del Lich. Esseri che che hanno raggiunto un certo livello d’importanza in Warcraft III, da allora sono stati una presenza costante nella storia di Azeroth in alcuni anche con ruoli di primo piano. In quest’approfondimento, andiamo alla scoperta di queste creature, da sempre associate alla (non) Morte.
Partiamo, per definizione, dall’inizio: cos’è esattamente un Lich? In linea generale possiamo dire che un lich è un potente stregone non morto che possiede un enorme potere magico. Storicamente parlando, durante la sua vita mortale come Warchief dell’Orda degli Orchi di Draenor, Ner’zhul comandò un certo numero di stregoni e persino alcuni dei cavalieri della morte di Gul’dan. Quando questi malvagi stregoni furono catturati dall’eredar Kil’jaeden e dalla Legione Infuocata dopo la distruzione di Draenor, essi furono trasformati in contorte aberrazioni di se stessi. Quegli esseri divennero le creature note come Lich e lo stesso Ner’zhul venne messo al loro comando, come Re dei Lich. I nuovi corpi non morti degli stregoni, sebbene immortali, erano legati alla ferrea volontà del loro leader e poiché i lich mostravano un’incrollabile lealtà verso il loro padrone, Ner’zhul garantì loro il controllo sugli elementi furiosi del freddo nord. Da quel momento, i lich esercitano la magia del gelo insieme ai loro considerevoli incantesimi necromantici.
Come la storia ci insegna, da allora i Lich sono tra i più potenti incantatori e alleati del Flagello dei non morti, al servizio del loro padrone con intenti malvagi e grande potere. Spesso comandano eserciti come generali, una sorta di surrogati del Re dei Lich in persona. Essi sono profondamente legati al freddo potere della tomba e di norma, queste creature sono assetate di potere, subdole e feroci. i Lich utilizzano il loro grande intelletto e poteri oscuri non solo per servire il loro Re, ma anche per sconfiggersi a vicenda in sottili macchinazioni politiche, guadagnando forza e fama dalla morte di ogni avversario. Parlando a livello estetico, un lich nel mondo di Warcraft rimarca abbastanza il suo design classico, presentandosi come uno scheletro con un gelido bagliore blu che viene emanato dalle sue ossa e con addosso con abiti fluenti.
Queste creature amano lo sfarzo e l’inganno; spesso si vestono con le vesti di un re o di un sacerdote e si aspettano che i loro seguaci li chiamino con nomi dal suono potente. Hanno un carattere davvero orgoglioso e tronfio, rivendicando poteri straordinari concessi direttamente da Ner’zhul stesso, e agendo come se quest’ultimo fosse un dio e loro i suoi sacerdoti o profeti scelti. Invece di camminare sul terreno come fanno i mortali, i lich fluttuano sopra di esso nella nebbia gelida (ad un’altezza di circa 15-30 cm dal suolo) e per questo non possono attivare piastre a pressione o trappole simili né, ovviamente, lasciare impronte. Alla luce di tutto ciò quindi, difficilmente un lich può trarre svantaggio da un qualsiasi campo di battaglia potendo anche attraversare acque calme e altri liquidi grazie alle sue capacità.
In genere, il Re dei Lich eleva solo i negromanti al rango appunto di Lich, anche se ci sono stati durante la storia esempi di occasionali maghi o sciamani che raggiungono anche loro questo status. Alcune storie implicano che un incantatore con sufficiente potere magico possa trasformarsi volontariamente in un lich, ma questi resoconti sono tuttavia privi di fondamento. Invece, è accertato che alcuni potenti negromanti possono trasformarsi temporaneamente in un lich.
Ma non tutti i Lich servono sotto il Flagello. Diversi infatti sono i “lich canaglia” che infestano il continente di Kalimdor senza alcuna intenzione di radunare un esercito come quando erano sotto il comando della Legione, durante la Terza Guerra. Per loro, anche un singolo non morto attirerebbe l’attenzione e mettere insieme un gruppo numeroso farebbe sicuramente adirare la popolazione locale. Questi lich quindi, hanno un solo obiettivo: la vendetta. Cercano coloro che hanno contribuito a provocare la loro caduta, prima distruggendo tutto ciò che avevano di più caro e poi portando la punizione finale sul malcapitato.
Infine, esiste una razza “perfetta” per diventare Lich? Diciamo che negromanti umani sono i candidati più probabili esserlo. La loro avidità e sete di potere rappresentano infatti catalizzatori eccellenti per la via verso la dannazione. Non per niente, proprio un umano fu un tempo quello che oggi è il lich più celebre del mondo di Warcraft: Kel’Thuzad.