Bentornati avventuriere e avventurieri ad un nuovo appuntamento con i nostri spazi di discussione! Oggi gli altri admin hanno deciso di darmi campo libero, per questo ho pensato di parlare con voi in maniera molto franca e di fare infine coming out: io odio Sylvanas Windrunner. Ebbene si, alla fine l’ho detto, non potete capire che liberazione! Una questione annosa della quale discutiamo spesso nel nostro gruppo Telegram – a proposito, come sempre, vi lasciamo il link nei commenti per unirvi a questa community di debosciati! – e che spesso mi attira le ire di diverse persone legate, per mille motivi, a questo personaggio. Ebbene, oggi ho deciso non solo di aprirmi con voi, ma anche di spiegarvi perché provo questi sentimenti nei confronti della Dama Oscura: e, soprattutto, per quale motivo non è affatto colpa di Sylvanas se io la odio.
Ricordo molto bene il primissimo incontro che ebbi con lei: Generale dei Ranger, deputata alla difesa di Quel’thalas, impegnata a respingere l’attacco del Flagello dalle foreste elfiche. Nello splendido gioco delle parti in cui ci coinvolgeva Warcraft III, non si poteva non tifare per lei: in quel momento del gioco, eravamo chiaramente NOI i cattivi – esattamente come quando, nei panni di Grom e dei guerrieri del clan Warsong, ci viene chiesto di tradire Thrall e uccidere Cenarius – e Sylvanas, appassionata guerriera elfica, era solo una vittima. Ucciderla, come uccidere Uther e distruggere Dalaran, è stato ESTREMAMENTE doloroso. Dolore acuito dal colpo di teatro pensato dal team creativo Blizzard, che volle invece non donare alla donna “la pace della morte” e trasformarla invece in una banshee, uno schiavo non morto al servizio del Re dei Lich, in una storia da tragedia greca che ci ha fatto sinceramente empatizzare con lei. E questa empatia non pote’ far altro che aumentare in The Frozen Throne, quando la ritroviamo a capo della ribellione contro Arthas e infine a fondare i Reietti. A chi non piacciono questi personaggi? Una donna forte, orgogliosa, guerriera, onorevole, ribelle, che ha fatto della propria tragedia personale la ragione per costruire una nuova (non) vita contro uno dei peggiori mostri che Azeroth abbia mai visto. Solo la Luce sa quanto l’amavo, all’epoca! Era forse nella mia personale top3 dei migliori personaggi della storia. Nonostante le parole terribili che rivolse ad Arthas quando stava per prendersi la sua vendetta, che lette oggi assumono tutta un’altra luce (“Una morte veloce… come quella che tu hai dato a me? Oh no. Mi hai insegnato bene, Arthas Menethil. Mi hai insegnato la follia di mostrare pietà ai miei nemici e la delizia di esigere il loro tormento. E così, mio tutore, ti mostrerò quanto bene ho appreso queste lezioni. Stai per soffrire come ho sofferto io. Grazie alla mia freccia non puoi nemmeno correre. Porta i miei saluti all’inferno, figlio di puttana”).
Poi però qualcosa si è rotto. Con l’arrivo di World of Warcraft, dopo l’ingresso – definito chiaramente “di convenienza” – dei Reietti nell’Orda, Sylvanas inizia una decisa virata verso una china pericolosa. Fu sotto suo ordine che l’Ordine Reale degli Speziali iniziò a sviluppare una nuova forma di piaga della non morte, letale sia per i non morti che per i viventi – cosa che portò, alla battaglia per il Cancello dell’Ira, alla ribellione di Putress e Varimathras e a migliaia di morti… il cui sangue ricade, almeno in parte, su di lei. E fu sempre in questo periodo che la Dama Oscura iniziò a tessere le sue alleanze, soprattutto con gli Elfi del Sangue, che aderirono all’Orda anche perché Sylvanas si prodigò a offrire loro aiuto militare: nulla di male in questo, ma poi arrivò la campagna per Northrend, sulla quale Lor’themar non era d’accordo a partecipare. A questo diniego, la banshee rispose così: “Allora puoi nasconderti qui come un cane bastonato, se è questo ciò che desideri. Ma se credi di ricavarne qualcosa, sei un pazzo. Pensi forse che Arthas si accontenterà di ignorarti, mentre sarai qui a leccarti le ferite? Credi che io tollererò la tua vigliaccheria? Ti avverto: chi non sta con i Reietti è loro nemico… e chi è nemico dei Reietti non ha vita lunga. Ormai da molto tempo il mio popolo sorveglia queste terre. È grazie a me che fai parte dell’Orda. Ci aiuterai a Northrend, oppure io smetterò di aiutare te a Quel’Thalas”. Non proprio parole da rivolgere a un alleato.
Ed è qui che si verifica il vero turning point del personaggio. La sanità mentale di Sylvanas era chiaramente mantenuta dal suo desiderio di vendetta nei confronti di Arthas, e alla sua caduta – diciamocelo – la banshee sbrocca completamente. Si suicida e scopre che l’attende solo oscurità, “dall’altra parte”: qui acquisisce una nuova forma di conoscenza di sé stessa e di quello che crede essere il suo ruolo, e inizia un pericoloso gioco di patti – con le Val’kyr, con Helya, e oggi sappiamo con il Carceriere – tesi ad assicurare la prosecuzione della sua esistenza e di quella dei Reietti. Pericoloso perché, a mio avviso, scelta dopo scelta l’ex generale si è allontanata – ma sarebbe meglio dire, è stata fatta allontanare – sempre più da quel personaggio che anni prima ci aveva conquistato. Sylvanas è diventata prima un’astuta calcolatrice, una fredda macchina di morte alimentata dalla vendetta: poi, ha sostituito il desiderio di rivalsa con la falsa convinzione di essere la liberatrice e ‘madre’ dei Reietti, iniziando a usare le Val’kyr per riportare in vita i caduti di Lordaeron contro la loro volontà – esattamente come fece Arthas con lei e altre migliaia di innocenti. Durante la guerra per Lordaeron, nell’ordine: uccise Liam Greymane, figlio di Genn; tentò di usare la nuova piaga a Gilneas sui civili innocenti, contro il parere del warchief Garrosh – ripeto, GARROSH HELLSCREAM si dimostrò più moderato di Sylvanas; riportò in vita Ser Vincent Godfrey per usare le sue conoscenze contro i gilneani; fece rapire Lorna Crowley, figlia di Darius, per costringere quest’ultimo a ritirarsi in modo da vincere la guerra; dopo essere stata tradita e uccisa da Godfrey – e resuscitata da 3 delle sue Val’kyr – ordinò il bombardamento di Southshore con la Piaga, distruggendola e sterminandone gli abitanti; infine, dopo aver conquistato Andorhal, fece portare a Undercity il cavaliere della morte Koltira Deathweaver, “colpevole” di essere amico del cavaliere della morte dell’Alleanza Thassarian, per ridurlo all’obbedienza.
THE. WHAT. Ridurlo all’obbedienza? Sylvanas Windrunner che tortura, uccide innocenti, tradisce e minaccia alleati, usa sotterfugi di infimo grado come i rapimenti pur di vincere? Parliamo della stessa Sylvanas che diceva di odiare Arthas per ciò che le aveva fatto, e per averla privata della sua volontà e del libero arbitrio? Della stessa guerriera fiera e orgogliosa che diede la vita per difendere la libertà della sua patria? Questo sì che rompe il concetto di restare fedeli a sé stessi.
Badate bene, io non sto affatto dicendo che non si possa lavorare affinché, in decenni di storia, un personaggio evolva e cambi: sto però dicendo che continuare a difendere Sylvanas e le atrocità da lei commesse solo con l’argomentazione oggettiva del “ha subito traumi enormi” oppure con quella totalmente arbitraria del “ma lei è fighissima, si può permettere di fare tutto”, semplicemente è una difesa che non sta in piedi. Anche se Sylvanas si professa continuamente fedele all’Orda, è ben noto che persegue prima di tutto i suoi fini, e abbiamo visto come non esiti a ricattare e minacciare i suoi alleati se con questo può ottenere dei risultati: basta leggere il romanzo ‘Prima della Tempesta’, i racconti brevi ‘Una buona guerra’ e il fumetto ‘Tre Sorelle’ per capire quanto la Dama Oscura sia diventata cinica, malvagia ed egoista: altro che “moralmente grigia!”. Perfino i Reietti, che letteralmente la venerano, sono arrivati a considerarla “non più sé stessa” e, dopo l’ormai iconico mak’gora con Varok Saurfang, alla stregua di una traditrice del suo popolo. E mi fermo qui, senza andare a citare tutte le contraddizioni emerse in Battle for Azeroth – ancora piango per la povera Delaryn, uccisa a sangue freddo perché stava difendendo la sua patria e il suo popolo, resuscitata contro la sua volontà e costretta a servire un nuovo padrone nella non morte… Aspetta, cos – che non fanno altro che confermare quanto tutti gli spotlight dedicati da Blizzard a Sylvanas negli ultimi anni siano – almeno al momento – non solo insensati, ma alla lunga dannosi, perché alimentano la parte più tossica del fandom che ama i personaggi orribilmente definiti ‘morally grey’ solo perché di riflesso questo li fa sentire più fighi di chi invece, come il sottoscritto, apprezza moltissimo personaggi freschi come Anduin e in generale il tentativo di ricostruire una nuova mitologia moderna per World of Warcraft. Tentativo che, spiace dirlo, finché non ci si libererà delle “galline dalle uova d’oro” proteggendole con plot armor insensate al solo scopo di ottenere il massimo profitto possibile , è destinato a naufragare: perché ciò che ha reso grande il brand Warcraft per trent’anni, amici miei, è la narrativa. La storia. E continuare a piegarla alle esigenze commerciali, come ho detto tante volte, non mi sembra la strategia migliore da seguire.
E voi ragazzi, cosa ne pensate di questo mio lungo sfogo? Fatecelo sapere nei commenti, sempre nei toni civili che ci contraddistinguono!
Illustrazione in evidenza ufficiale Blizzard
Ahimè, devo concordare che anch’io, sinceramente, a me Sylvanas ha smesso di piacermi quando il suo concept visivo, ma soprattutto di Background, ha smesso di affascinarmi.
Lo ammetto, in origine trovavo anch’io Sylvanas figa, soprattutto ai tempi di Warcraft 3, WOTLK e Cataclysm… ma poi più avanti sono andati, più la cara “dama oscura” ha smesso gradualmente di piacermi, ed invece ha iniziato a starmi davvero antipatica. In una maniera tale che sinceramente, certe volte invidio chi ancora la apprezza, perché la riescono a vedere in una maniera che io non potrei MAI fare, talmente la disprezzo.
Ammetto che oltre a lei, anche la fazione dei Reietti ha iniziato davvero a darmi fastidio, in quanto tutte le quest che ho fatto con loro e che ricordo, mi mettevano in una posizione controversa che solo se mi immaginavo un personaggio malvagio, riuscivo a fare. Altrimenti non avrei mai potuto star dalla loro parte, vuoi che sia per come Sylvanas li ha resi, vuoi che sia per come sono diventati di loro, per me hanno perso fascino insieme alla loro regina nel loro diventare gradualmente da vittime a carnefici.
In Legion sono rabbrividito quando ho scoperto che è stata resa Capoguerra perché già mi aspettavo che questa appena aveva l’occasione scatenava qualcosa di sinistro.
In Battle for Azeroth ho avuto prova della mia paura con un conflitto che sinceramente mi ha solo mostrato che oltre ad essere lei ormai un infame, gli altri leader sviluppano pensieri critici solo quando definitivamente uno di loro smacca, invece di accorgersene quando ‘sta qua letteralmente fa un genocidio che a momenti Garrosh va’ a stringerle la mano con dietro il disastro fumante di Theramore, e ancor prima, il loro stesso pianeta rischia la morte e questa pensa a scatenare un violento conflitto che solo la venuta del Sargeras tarocco della Morte, potevano giustificare.
Ergo, gli scrittori nel gestire Sylvanas sinceramente per me era palese che volessero fare una Villain, Morally grey un corno, io in quel conflitto non ci ho visto niente di grigio con lei al potere e dopo che ha commesso un crimine terrificante che ancora mi chiedo perché hanno aspettato che fossero Faucisaure/Saurfang e Baine a reagire per primi.
E niente, dopo ben due anni dalla creazione di questo articolo, ma solo ora trovato dal sottoscritto, mi sono ricordato perché il personaggio di Sylvanas per me è tutto fuorché bello ormai. Chiedo scusa per lo sfogo, ma finalmente mi sono sentito in un occasione di poterlo fare.
Non ho nulla contro i fan che amano Sylvanas in una maniera non cancerogena e che non possono fare a meno di trovarlo un personaggio piacevole, ma con gli scrittori e il personaggio odierno sì, eccome se ce l’ho, a tal punto che sotto spero non si faccia più rivedere da Shadowlands in poi, piuttosto preferirei un ennesimo ritorno un villain ammazzato nelle precedenti espansioni, decisamente meno disprezzabili di lei, anche se so che le mie speranze potrebbero essere tranquillamente vane.
Con questo, la finisco qui. Grazie per aver condiviso il tuo pensiero con l’utenza, così ho voluto fare io.