La caduta di Shattrath
Dopo lo scoppio della guerra con l’Orda degli Orchi, i Draenei fortificarono la loro capitale di Shattrath. L’inarrestabile avanzata dell’Orda aveva infatti convinto la leadership dei Draenei ad abbandonare tutti gli insediamenti periferici e di ritirarsi nella capitale e nel sacro Tempio di Karabor, facendo della difesa di questi due luoghi il loro obiettivo principale.
Ben presto però, gli Orchi conquistarono Karabor, che divenne il Tempio Nero, e così i Draenei pensarono di evacuare anche Shattrath. Tuttavia, su consiglio dell’Esarca Larohir, essi decisero di restare in città, sperando in questo modo di convincere l’Orda di non essere riuscita a spezzare l’animo del popolo di Argus. Per scampare al pericolo, molti civili draenei fuggirono al sicuro in luoghi come il Tempio di Telredor nell’allora Mare di Zangar. Il grosso dell’esercito draenei invece, insieme ad altri molti civili, sarebbe rimasto a Shattrath per proteggere i fuggitivi, certi ormai di andare incontro alla morte. Il Profeta Velen ringraziò e benedì tutti coloro che rimasero nella capitale, prima di lasciare lui stesso la città.
L’Orda si presentò presto alle porte di Shattrath, comandata da Grommash Hellscream, dispiegando tutte le sue risorse nell’attacco, come la magia demoniaca, macchine da guerra ed una nebbia rossa, bombardando le mura della capitale con una piaga che bruciò e soffocò i difensori. Migliaia di Draenei rimasero saldi sulle mura di Shattrath, ma dopo feroci combattimenti non riuscirono a resistere al travolgente attacco degli Orchi. Mentre Shattrath cadeva, il sangue scorreva per le sue strade, templi e cortili. L’Orda non risparmiò nessuno, radendo al suolo la città. Quello che un tempo era stato il gioiello di Draenor e della civiltà draenei, sarebbe rimasto in rovina e nell’oscurità per anni.
Nel frattempo, durante i combattimenti, diversi gruppi di rifugiati riuscirono a fuggire dalla città, guidati da alcuni Vendicatori. Alcuni di questi gruppi si salvarono, ma molti altri no. Uno di questi vendicatori, Maraad, guidava l’ultimo gruppo di fuggitivi, ma non riuscì a proteggerli ed essi vennero massacrati. Gli Orchi inoltre presero d’assalto un’enclave di paladini Draenei che si erano barricati in un angolo della città ed uccisero anche loro.
I sopravvissuti all’assedio alla fine si riversarono principalmente a Telredor. Molti di loro furono in seguito colpiti dal vaiolo rosso e si trasformarono in Krokul, o “Spezzati”, deformati fisicamente ed emarginati dagli altri Draenei. Gli Spezzati includevano i vendicatori Akama e Nobundo. Alcuni di questi vendicatori, insieme a sacerdoti e chierici si ritirarono ad Auchindoun, ma questo non li salvò. La furia dell’Orda arrivò presto al Mausoleo ed anche loro vennero massacrati.
Illustrazione in evidenza ufficiale Blizzard