La cosiddetta Frattura Elementale fu una guerra tra due Signori Elementali, Ragnaros e Thunderaan, che si protrasse per ben 5000 anni nelle profondità di Azeroth.
Negli anni precedenti l’arrivo degli Old Gods ad Azeroth e la successiva ascesa del loro Impero Nero, il mondo era abitato dai Signori Elementali. Questi potenti esseri rappresentavano ciascuno una delle forze primordiali del mondo (terra, aria, fuoco e acqua) e essi combatterono tra loro per eoni.
Durante la Prima Era della Creazione, il Signore del Fuoco, Ragnaros, decise di uccidere uno degli eredi di una delle sue controparti, Thunderaan, il Principe dell’Aria, e quindi sviluppare ulteriormente il proprio potere e la propria influenza. Nonostante le grandi ambizioni di Ragnaros comunque, Thunderaan rimase totalmente inconsapevole della minaccia e non era minimamente preparato ad un eventuale attacco.
Alla fine, l’attacco per Thunderaan arrivò dall’interno, con due dei suoi sottoposti, Geddon e Garr, che lo tradirono, schierandosi con Ragnaros. Prima che il Principe potesse reagire alla situazione, lo stesso Ragnaros lo colpì con il suo leggendario martello, Sulfuras. Dopo il proprio trionfo, il Signore del Fuoco procedette a banchettare con l’essenza del Principe caduto, assorbendo il suo potere, sebbene non fosse in grado di consumare del tutto l’essere di Thunderaan. Una piccola parte di quest’ultima venne quindi incanalata da Ragnaros in un talismano, che venne quindi spaccato in due pezzi perfettamente uguali e consegnati a Geddon e Garr come ricompensa.
Illustrazione in evidenza ufficiale Blizzard