In questi giorni sembra proprio che le notizie sulla nuova espansione, Dragonflight non finiscano mai. Dopo avervi riportato diverse anticipazioni e speculazioni nella nostra sezione dedicata, quello di cui vogliamo parlare oggi è qualcosa di più misterioso e… artistico. Ma prima di parlarne del dettaglio, andando ad esplorare le possibilità che ci si possono aprire, vi mostriamo subito ciò che ha davvero attirato l’attenzione e la curiosità di tanti.
Ed ecco il nostro “mistero del giorno”. Quello che vedete sopra è un murales che troveremo da qualche parte nella nuova espansione e sebbene non si sappia ancora in quale luogo preciso esso si trovi, alcuni tendono a pensare che la sua ubicazione possa essere nella nuova capitale di gioco (ovvero il nuovo “hub”) di Valdrakken.
Il fatto interessante, è questo qui è un qualcosa di praticamente unico. Mai infatti, abbiamo visto delle figure in uno stile così realistico all’interno di Warcraft, tantomeno se pensiamo che sono angeli! Ma per parlare meglio di questo enigma, dobbiamo vedere un altro murales (che probabilmente si troverà nello stesso luogo.)
Si, sappiamo a cosa state pensando, che gli Aspetti sono cinque e soprattutto “chi è quello in alto a destra?”. Cerchiamo di andare con ordine. Tornando alle figura angeliche, esse sembrano essere davvero fuori luogo, sia per i motivi detti prima, sia per la loro associazione ai Draghi. A prima vista, si potrebbe pensare che gli angeli del murales rappresentino i Titani (o i Custodi) che hanno dato i poteri agli Aspetti, ma come ben sappiamo essi non erano tutte femmine e sicuramente avevano tratti somatici così apertamente umani in un tempo molto precedente alla comparsa degli Uomini su Azeroth.
Ovviamente, l’altro murales ha più senso nel contesto dell’universo di Warcraft, e non è nemmeno da escludere, ma anzi è molto probabile, che questi due che vediamo siano solo dei pezzi di un qualcosa di più grande.
Sempre parlando del secondo murales, sembra molto probabile che i draghi rosso, verde e blu possano essere rispettivamente Alexstrasza, Ysera e Malygos o Kalecgos, ma il quarto drago è a tutti gli effetti un mistero, poiché per quel che sappiamo, nessun Aspetto Draconico è mai stato viola. Ad onor di cronaca, dobbiamo segnalare comunque che l’unico drago viola visto in Dragonflight in queste primisse fasi dell’alpha è stato Raszageth the Storm-Eater, un proto-drago coinvolto negli eventi della Vastità Azzurra e del raid Vault of the Incarnates.
Si potrebbe anche pensare che la rappresentazione nel murales del misterioso drago possa essere un indizio, ma non ha molto senso che un boss di un nuovo raid venga raffigurato in un murales insieme a tre Aspetti. Ancora più importante, i draghi raffigurati nel murales chiaramente non sono proto-draghi, il che sembrerebbe escludere lo stesso Raszageth. Possibile che ciò che vediamo sia una sorta di aspirazione per il boss del raid, un futuro in cui Raszageth trascende la sua forma proto-draconica allo stesso modo degli Aspetti migliaia di anni fa? Anche questa possibilità sembra debole, perché la questline della Vastità Azzurra di questo proto-drago mostra il tentativo di distruggere lo Stormo dei Draghi Blu, fatto che fa sembrare ancora più improbabile che i Viola ed i Blu possano essere rappresentati fianco a fianco, come appunto nel murales.
Una teoria molto più semplicistica potrebbe essere che questo drago viola possa essere semplicemente una rappresentazione fuori colore dello Stormo Nero, poiché proprio la “rinascita£ di questo stormo sembra sarà un arco narrativo importante in Dragonflight. Sebbene il viola possa sembrare una scelta strana, dobbiamo comunque ricordare che sia Onyxia che la prima consorte di Deathwing, Sinestra, avevano entrambe una colorazione viola accanto alle loro classiche squame nere, principalmente attorno alle ali e alle corna. Anche molti dei Draghi del Crepuscolo di Sinestra avevano scaglie viola, ma tutti quelli di cui siamo a conoscenza sono morti, quindi sembra improbabile che essi possano essere “saliti” improvvisamente ad una posizione di tale importanza da essere mostrati accanto agli Aspetti più noti.
Tuttavia, sappiamo che Wrathion, Ebyssian e Sabellian stanno tutti lavorando per scrollarsi di dosso l’eredità di Deathwing e ristabilire lo Stormo del Drago Nero, ed è del tutto possibile che un leader completamente nuovo emerga dalle Isole dei Draghi. Forse qualcuno di cui non sappiamo nulla e che è andato “perso” tempo prima che la corruzione di Neltharion riaffiorasse, o un altro drago nero che è stato lasciato proprio nelle Isole potrebbe ascendere ad una posizione di rilievo… Ma questa possibilità solleva solo ulteriori domande. Ancora più importante, anche se i draghi neri si redimessero e si unissero ai loro fratelli, perché nel murales vengono mostrati solo Quattro Aspetti? Dov’è Nozdormu?
Come la storia ci ha insegnato, lo Stormo Bronzeo è noto per essere molto distaccato, interagendo raramente con la linea temporale presente o con gli affari dei mortali, concentrandosi invece sullo scorrere stesso Tempo e sui “potenziali futuri”. E noi abbiamo già visto il risultato di ciò, poiché Nozdormu è (o almeno era) destinato a diventare Murozond e guidare lo Stormo Infinito fino alla Fine dei Tempi, e anche se abbiamo evitato quel futuro e abbiamo persino sconfitto il contorto SenzaTempo durante gli eventi di Cataclysm, è possibile che qualche variazione di quell’evento rimanga ancora un potenziale futuro.
Sappiamo anche che lo Stormo Infinito farà parte della trama dell’espansione, con lo stesso Murozond che viene direttamente menzionato durante il nuovo dungeon di Uldaman. Tuttavia, nemmeno il leader del cosiddetto sesto strormo è viola, ed egli sembrerebbe essere un cattivo in ogni linea temporale di nostra conoscenza, quindi è improbabile che sia destinato a essere raffigurato nel murales insieme agli altri protettori di Azeroth.
Ma siccome come diceva qualcuno “il multiverso è qualcosa di cui sappiamo spaventosamente poco”, se Nozdormu può diventare Murazond in un linea temporale in cui l’Infinito diventa malvagio… chi può dire che non esista un’altra linea temporale in cui lo stesso Stormo Infinito diventa una forza del bene? Che sia così o meno, è interessante pensare che forse questo drago viola raffigurato nel murales non è uno dei Neri o un Bronzeo, ma un guardiano di Azeroth completamente nuovo.
Abbiamo infine un’ultima possibile spiegazione al mistero dei murales. Come possiamo notare, infatti, un altro elemento che spicca è l’età apparente degli stessi, che appaiono screpolati, sbiaditi e consumati. Questo sembrerebbe suggerire che non ci troviamo davanti ad un qualcosa di nuovo, minando quindi qualsiasi ragionamento sul rappresentare solo quattro Aspetti invece che Cinque… a meno che non questi due murales non provengano da un futuro che non è ancora accaduto.
Una mappa dataminata recentemente infatti, chiamata “Primalist Tomorrow“, sembrerebbe suggerire una serie di eventi in cui i proto-draghi Primordiali, (un qualcosa di nuovo che vedremo proprio in Dragonflight), seguaci di Galakrond riescono a schiavizzare gli altri draghi (e presumibilmente il mondo) e data la predilezione dello Stormo Bronzeo per i viaggi nel tempo, esplorare un’ambientazione del genere non è certamente una possibilità da escludere. Se ci capitasse quindi di visitare una linea temporale in cui lo scenario descritto sopra sia effettivamente accaduto, forse sarà proprio lì che troveremo il murales draconico, aiutandoci così a spiegare la sua forma sbiadita.
Concludiamo con qualche cenno riguardante i nuovi Proto-draghi Primordiali. Come abbiamo accennato prima, essi sono allineati con Galakrond, e non con i Titani, combattendo contro gli Aspetti e rimanendo emarginati sulle Isole dei Draghi. Nello specifico, questi “nuovi draghi” sono guidati da quattro “Incarnazioni Elementali” che si dice siano alla pari con gli Aspetti, e sebbene non assomiglino per niente ai draghi raffigurati nel murales, questa è una coincidenza terribilmente intrigante.
Tutto quello che abbiamo detto sono ovviamente ad oggi solo teorie e supposizioni, poiché queste strane ed affascinanti opere d’arte chiaramente non raccontano l’intera storia, ma ci hanno fornito diversi interessanti temi “what if” da esplorare. Mentre aspettiamo di saperne di più, speriamo che ragionare e “teorizzare” con noi vi abbia divertito. Noi vi invitiamo sempre a tenere d’occhio il sito, per restare aggiornati su tutte le novità riguardanti Dragonflight.
E se volete approfondire il tema Stormi Draconici, vi rimandiamo alla nostra sezione dedicata, che trovate qui, oltre ovviamente a seguire i nostri amici di DailyQuest e la nostra aMika che ha avuto già accesso all’alpha! (a proposito… chissà che anche qualcun’altro non abbia presto l’accesso…)
N.B. Questo articolo è una traduzione e rielaborazione di Angels and Dragons – Unexplained Works of Art in Dragonflight