Le cime e le valli di Alto Monte hanno ospitato per millenni quattro antiche tribù Tauren: i Chioma Ricca, i Corno Celeste, i Totem Sanguinario e gli Alto Monte. Per generazioni, le tribù si sono combattute sulla montagna. Innumerevoli vite e persino intere tribù furono arrivarono all’estinzione in quello spargimento di sangue, finché un giorno Huln della tribù Alto Monte trovò il suo popolo massacrato da un nemico sconosciuto. Sebbene restìo ai combattimenti, egli riuscì a convincere le tribù in guerra a unirsi sotto il suo stendardo per affrontare quella nuova e sconosciuta minaccia: la Legione Infuocata.
Unendosi alla Resistenza dei Kaldorei insieme ai Fulborg e ai Terrigeni, Huln e i suoi tauren giocarono un ruolo cruciale in diverse battaglie durante la Guerra degli Antichi. Per il suo coraggio e il salvataggio dell’alce Eche’ro, Huln e il suo popolo ricevettero una benedizione dal semidio Cenarius, un simbolo che rappresentasse l’amicizia del centauro: le corna di Eche’ro.
Dopo la guerra, Huln tornò a casa e con l’aiuto di un potente artefatto noto come il Martello di Khaz’goroth, bandì il possente Deathwing dalla regione e liberò gli schiavi dal gioco dell’Aspetto della Morte. In onore di Huln, le quattro tribù ribattezzarono la loro patria Alto Monte.
I Tauren di Alto Monte sono in gran parte simili ai loro cugini di Kalimdor, con la differenza principale che sta nelle loro prominenti Corna di Eche’ro molto più pronunciate rispetto a quelle degli altri tauren. Sia i maschi che le femmine hanno queste corna, sebbene quelle viste sulle seconde siano molto più piccole. Entrambi, in ogni caso, incidono e decorano le loro corna per mostrare la loro particolare affiliazione alla tribù o anche il loro rango all’interno della stessa.
Per quanto riguarda le loro attività, non tutti i Tauren di Alto Monte sono cacciatori, ma quelli scelgono questa via, hanno l’usanza di commemorare la loro prima uccisione con un tamburo cerimoniale, teso con la pelle della loro preda. La maggior parte di questi tamburi sono realizzati con pelle di coniglio o di volpe. e i cacciatori in genere li portano con sé per il resto della loro vita.
Parlando della sfera spirituale infine, non è raro che una vedova, un figlio o un nipote tenga una pietra dalla pira funeraria di una persona particolarmente amata. Queste pietre vengono poi portate in una tasca e strofinate per infondere coraggio, dare conforto o semplicemente in ricordo del defunto. Ovviamente, proprio come i tauren di Kalimdor, anche gli Alto Monte adorano la Madre Terra e i suoi due occhi, An’she (il Sole) e Mu’sha (la Dama Bianca).
IN ALTO: Un tauren Alto Monte. Illustrazione di Jorsch.