Una volta, millenni e millenni fa, le Savane erano una foresta verdeggiante e fiorente, molto curata dai Kaldorei, allora sotto il Regno della Regina Azshara. Un giorno, una spedizione inviata dalla sovrana degli Elfi della Notte, fondò l’avamposto di Then’Ralore nelle lussureggianti terre selvagge di questa regione. Molte antiche leggende hanno come palcoscenico le odierne Savane.
Per esempio,.si dice che durante la Guerra degli Antichi, il semidio lupo Lo’Gosh affrontò proprio all’interno delle foresta che un tempo riempivano questo luogo. Tuttavia, dopo la Grande Frattura, questa valle della natura divenne la dura pianura bruciata dal sole che conosciamo oggi.
Un’altra antica leggenda kaldorei invece, narra che ad un certo punto della storia di Azeroth, un elfo della notte di nome Dethorin arrivò in questa regione dopo aver trovato la sua amata, Allurana, tra le braccia del suo amante. Secondo la leggenda, Dethorin lanciò un grido di dolore, disperazione e rabbia, e le sabbie delle Savane si aprirono, portando in superficie la leggendaria ascia chiamata Killmaim con cui l’elfo uccise colei che l’aveva tradito.
Millenni dopo, quando gli Orchi sotto il nuovo Warchief Thrall sbarcarono nelle Savane, l’arida regione si apprestò a rivedere la civiltà. L’Orda guidata da Thrall aiutò i Tauren della tribù Bloodhoof ad attraversare le Savane per dirigersi nelle verdi praterie di Mulgore, combattendo contro le bande di guerra dei centauri ed alla fine trionfando su di esse.
Dopo la battaglia del Monte Hyjal e la fine della Terza Guerra, Thrall condusse l’Orda ad est delle Savane e rivendicò quella terra per l’Orda, combattendo i Quilboar e dandole il nome di Durotar, in onore di suo padre Durotan, dove sarebbe subito dopo stata fondata Orgrimmar, la nuova casa degli Orchi.
Le Savane avrebbero comunque subito un grave scossone dal ritorno di Deathwing a seguito del Cataclisma, con la regione che venne letteralmente divisa in due da un fiume di lava.
Illustrazione in evidenza ufficiale Blizzard