Un tempo cuore splendente della civiltà dei Troll, la regione di Nazmir è ora una palude desolata costellata di ricordi in rovina della sua antica grandezza. Fu proprio da questo luogo che il leggendario primo Re dei Troll, Dazar, condusse condusse la sua gente verso sud a causa di G’huun, arrivando nella terra dove quindi venne costruita Zuldazar.
Secoli fa, Nazmir era un luogo di culto per il Loa della morte Bwonsamdi al quale erano qui dedicati diversi templi presso la Necropoli e la Terrazza dei Dolori. Molti troll Zandalari erano tra questi cultisti, fino a quando alcuni eretici non iniziarono ad apparire tra loro, corrompendo, uccidendo o profanando i vecchi adoratori dei Loa ed entrando poi a far parte della società dei troll del sangue.
Nell’attuale capitale dei Troll di Zuldazar, vengono tramandate storie di generazione in generazione che mettono in guardia i bambini sulla necessità di comportarsi bene, per timore che questi contorti praticanti della magia del sangue vengano a strapparli dai loro letti. Altre storie invece raccontano di coloro i quali si addentrano nella palude di Nazmir per poi scomparire misteriosamente e non tornare mai più. I Troll del Sangue di Nazmir sono i mostri che perseguitano gli incubi di ogni bambino Zandalari, e questo per una buona ragione, poiché essi sono dedicati all’adorazione del Dio del Sangue G’huun e ad un unico scopo: la distruzione dell’ultimo Disco dei Titani funzionante nella città di Zuldazar. Se i troll del sangue riuscissero a rompere questo sigillo infatti, G’huun sarebbe liberato dalla sua prigionia che va avanti ormai da eoni e governerebbe il mondo.
Geograficamente parlando, Nazmir è ormai solo un’ombra di ciò che fu. Oggi questa regione è una palude primordiale, piena di una variegata ecologia di insetti e animali pericolosi. Molti dei templi e degli edifici un tempo sfarzosi ora giacciono in rovina, sparsi in tutta la regione come ossa di un gigante scomparso da millenni. La vegetazione ha invaso i muri di pietra e gli edifici, reclamando il terreno pezzo per pezzo.
IN ALTO: Rovine dei Troll a Nazmir, Illustrazione di Michaela Nienaber