All’indomani della Campagna di Northrend, Orda ed Alleanza si trovarono in uno stato paradossale. Sebbene le due fazioni si trovassero in una guerra dichiarata, le gravi perdite – soprattutto da parte dell’Alleanza – subite nella lotta contro Arthas ed il Flagello aveva impedito al conflitto di dilagare su vasta scala. Ma non si trattò solo di questo. Anche gli enormi sforzi profusi da Lady Jaina Proudmoore ed il Warchief dell’Orda Thrall per cercare di ricucire i rapporti diplomatici avevano contribuito alla situazione di stallo.
Fu tuttavia l’irrequietezza in un personaggio a far crollare questi già fragilissimi equilibri tra la fazione blu e quella rossa: Garrosh Hellscream. Mentre le forze dell’Orda, comandante proprio dallo stesso Garrosh, stavano rientrando da Northrend infatti, esse attaccarono una nave dell’Alleanza in difficoltà nelle acque dell’oceano. Garrosh uccise la maggior parte dell’equipaggio nemico, affermando che la nave dell’Alleanza si trovasse in acque territoriali dell’Orda, cosa che era solo un pretesto per attaccare. Il peggio venne evitato solo all’intervento di Cairne Bloodhoof, a bordo della stessa nave di Garrosh, il quale esortò il Comandante dell’Orda a fermare quella che lui vedeva come una follia oltre che ad una violazione dei trattati con l’Alleanza. Alla fine, Garrosh fornì ai pochi sopravvissuti rifornimenti e razioni di cibo, dichiarando che essi avevano assistito in quel giorno sia alla potenza dell’Orda sia alla sua misericordia.
Anche dall’altra parte della barricata comunque, la situazione era tutt’altro che calma. Le tensioni politiche aumentarono ulteriormente quando gli Elfi della Notte di Darnassus rifiutarono di effettuare scambi commerciali con l’Orda precludendo a quest’ultima l’accesso alla Foresta di Ashenvale come atto di protesta verso gli eventi del Cancello dell’Ira, tutt’altro che dimenticati. Con le scorte dell’Orda esaurite a causa della guerra contro il Re dei Lich e le insolite siccità che iniziarono a colpire molti territori di Kalimdor, le cose sembrarono mettersi davvero male per la fazione rossa.
Un ulteriore strappo si ebbe quando alcuni orchi membri del Martello del Crepuscolo – un clan adoratore degli Old Gods – sotto le mentite spoglie di forze dell’Orda, uccisero e scuoiarono sentinelle elfiche ad Ashenvale. Questa notizia non solo arrivò a Darnassus, ma anche al Palazzo Reale di Stormwind, facendo infuriare l’Alto Re dell’Alleanza Varian Wrynn. Quest’ultimo era deciso ad attaccare direttamente l’Orda, ma ancora una volta l’intervento di Jaina evitò il peggio. Tuttavia, il Re di Stormwind non sorvolò affatto su quell’evento. Egli inviò Jaina da Thrall, chiedendo le scuse pubbliche del Warchief a nome di tutta l’Orda.
Nell’incontro con Jaina tuttavia, Thrall si rifiutò di condannare pubblicamente il massacro degli Elfi della Notte. Un simile atto avrebbe infatti riconosciuto all’Alleanza una posizione predominante rispetto all’Orda ed indebolito lo stesso Thrall agli occhi della sua gente. Rifiutando la proposta di Varian, Thrall fu così “costretto” a far sembrare che l’Orda avesse supportato tacitamente il massacro.
Nel tentativo di reprimere le crescenti tensioni, il druido tauren Hamuul Runetotem tentò di proseguire i colloqui diplomatici con i suoi compagni druidi degli Elfi della Notte. Anche questo tentativo sfociò tuttavia nel sangue quando i druidi vennero attaccati ed uccisi da un gruppo di misteriosi orchi, con il solo Hamuul che riuscì a scampare alla morte.
Intanto, in mezzo al caos politico che regnava tra Orda ed Alleanza, Azeroth continuava a tremare sempre di più…
Illustrazione in evidenza ufficiale Blizzard