Il ritorno di Arthas a Northrend si rivelò tutt’altro che semplice. Sempre più indebolito a causa della crepa nel Trono Ghiacciato, il cammino del Cavaliere della Morte verso Icecrown si rivelò essere più complicato del previsto, con la costante minaccia delle truppe di Illidan ed altri pericoli come, ad esempio, i Nani di Muradin, rimasti nel continente artico dopo la prima spedizione di qualche mese prima, privati adesso del loro comandante.
Per cercare di arrivare al seggio di Ner’zhul prima di Illidan, Arthas ed Anub’arak decisero di attraversare il sotterraneo regno in rovina di Azjol-Nerub, affrontando tutta una serie di trappole e nemici. Quando riemersero nel mondo di superficie, alle pendici del Ghiacciaio Icecrown, Arthas trovò le truppe di Illidan già schierate e pronte all’attacco finale. Il Flagello fu costretto ad affrontare ben due eserciti, quello dei Naga e quello degli Elfi del Sangue ma alla fine, riuscì a prevalere.
Il Principe Kael’thas si fece avanti per affrontare Arthas, suo vecchio rivale in amore per Jaina Proudmoore, ma fu alla fine dello scontro costretto a fuggire. Subito dopo, l’ultimo ostacolo tra Arthas ed il Trono Ghiacciato si parò davanti al Cavaliere della Morte: Illidan in persona.
Anche se indebolito com’era, Arthas alla fine sconfisse Illidan nell’epico duello che ne seguì, e raggiunse il Trono Ghiacciato dopo una lunga risalita, tormentato dai ricordi del passato. Usando la sua spada runica, Frostmourne, il Cavaliere della Morte mandò in frantumi la prigione ghiacciata del Re dei Lich ed in tal modo liberò l’elmo incantato e la corazza di Ner’zhul.
Arthas calò il potente Elmo del Dominio sulla sua testa e divenne così il nuovo Re dei Lich. Gli spiriti di Ner’zhul e Arthas si fusero in un unico potente essere, proprio come Ner’zhul aveva sempre programmato fin dall’inizio. Illidan, gravemente ferito, fu portato dalle sue truppe di nuovo nelle Terre Esterne, dove avrebbe dovuto ora nascondersi dall’eterna ira di Kil’jaeden, Arthas divenne una delle più potenti entità che il mondo di Azeroth avesse mai conosciuto.
Illustrazione in evidenza di Jihun Lee