Gli Orchi divennero sempre più aggressivi sotto il controllo occulto di Gul’dan e del suo Concilio delle Ombre, costruendo enormi arene in cui essi perfezionarono le loro abilità da guerrieri in combattimenti mortali. Durante questo periodo, alcuni capi clan si esposero contro la crescente corruzione della loro razza. Uno di questi capi, Durotan del clan Frostwolf, mise in guardia i suoi fratelli che si stavano perdendo nell’odio e nella furia. Le sue parole tuttavia, caddero nel vuoto, mentre capi più forti e carismatici come Grom Hellscream del clan Warsong si fecero avanti per difendere la nuova era della guerra e del dominio.
Kil’jaeden, sapeva che i clan degli Orchi erano quasi pronti, ma aveva bisogno di essere sicuro della loro fedeltà incondizionata. In segreto così, fece evocare dal Concilio delle Ombre Mannoroth il Distruttore, il Signore delle Fosse a capo delle forze armate della Legione Infuocata. Gul’dan riunì i capi clan e li convinse che bere il sangue di Mannoroth li avrebbe resi del tutto invincibili. Guidati da Grom Hellscream, tutti i capi clan, tranne che Durotan ed i suoi Frostwolf, bevvero il liquido maledetto consegnando così il loro popolo nelle mani delle forze oscure della Legione. Potenziati dal sangue di Mannoroth, i capi tribù estesero quella che era una vera e propria condanna alla schiavitù, ai loro ignari fratelli.
Consumati dalla maledizione di Mannoroth e preda di questa nuova sete di sangue, gli Orchi iniziarono a scatenare la loro furia su chiunque si trovasse di fronte a loro. Sentendo che era giunto il momento, Gul’dan unì i clan in una singola, imponente, inarrestabile armata, alla quale diede il nome di “Orda”. Tuttavia, sapendo che i vari capi ed alti esponenti dei clan, come Hellscream ed Orgrim Doomhammer avrebbero lottato per la supremazia, Gul’dan propose l’elezione di un capo, un grande generale che conducesse l’Orda in battaglia e ne fosse il capo assoluto. Ovviamente, nei piani di Gul’dan, questa figura, chiamata Warchief, non sarebbe stata altro che una marionetta nelle mani del Concilio delle Ombre. Blackhand il Distruttore, il capo clan dei Blackrock particolarmente aggressivo e malvagio, fu scelto per essere il primo Warchief della storia dell’Orda. Sotto il comando di Blackhand, quest’ultima si mise alla prova contro i pacifici Draenei.
Nel giro di pochi mesi, l’Orda sradicò quasi tutti i Draenei che vivevano su Draenor, e solo una manciata di sopravvissuti riuscì a sfuggire alla terribile ira degli Orchi. Tuttavia, senza nemici da combattere, l’Orda si sarebbe consumata con infinite lotte intestine nel suo inarrestabile desiderio di guerre e combattimenti provocato dalla maledizione di Mannoroth.
Kil’jaeden capì che l’Orda era finalmente pronta. Gli Orchi erano diventati la più grande arma della Legione Infuocata. Fu in quel momento che il Signore dei Demoni venne contattato da un umano, il quale gli ordinò di lasciare ed abbandonare l’Orda. Era arrivato il momento che entrasse lui stesso in scena.
Il momento della sua vendetta su Azeroth era finalmente arrivato.
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