N.B. Con le ultime rivelazioni in “Fine dell’Eternità“ alcuni fatti potrebbero essere soggetti a cambiamento. La storia di Sylvanas viene qui raccontata per come la conosciamo ad oggi.
La Regina Banshee riesce in un primo momento a conquistare la città, ma viene successivamente respinta quando i Gilneani ottengono il controllo sulla Maledizione degli Worgen, che li affligeva da anni e che li avevano portati all’isolamento. E’ qui che durante una battaglia contro il Re di Gilneas, Genn Greyman, Sylvanas scocca una freccia che colpisce il principe Liam, uccidendolo.
Successivamente, l’ex Generale Ranger prende la decisione di usare la nuova Piaga, nonostante il divieto assoluto di Garrosh, per bombardare Gilneas ma la notizia giunge a Genn che decide così di far evacuare la capitale. I Fosaken riottengono quindi il controllo della città che però perdono nuovamente quando l’Alleanza invia delle truppe a supporto dei Gilneani.
Mentre la battaglia continua ad infuriare, Sylvanas decide di far tornare in vita un ex alleato di Greymane, Ser Vincent Godfrey, il quale nutriva un profondo sentimento di disprezzo verso gli Worgen, e contemporaneamente fa rapire Lorna Crowley, figlia di un Comandante delle forze dell’Alleanza e di Gilneas, Lord Darius. In cambio della restituzione della figlia, Crowley fa abbassare le difese, consegnando così la vittoria all’Orda e a Sylvanas, che viene però tradita da Godfrey, il quale sparandole la uccide. Ma ancora una volta, le Val’kyr vengono in soccorso della Dama Oscura e tre di esse la rianimano, sacrificandosi al suo posto.
Successivamente, Sylvanas ottiene altre vittorie negli Altipiani d’Arathi e nelle Terre Infette Occidentali, dove però, perde un’altra Val’kyr in combattimento. Passato un po’ di tempo, le mire espansionistiche di Garrosh Hellscream, diventano incontrollabili, ed è così che gli altri leader dell’Orda, compresa Sylvanas, decidono di detronizzarlo. Ne segue un violento assedio di Orgrimmar, da parte di tutte le forze dell’Orda con Sylvanas e Lor’themar Theron che giungono con le armate dei Forsaken e degli Elfi del Sangue, via mare. L’assedio ha successo e Garrosh viene sconfitto ed imprigionato, mentre il ruolo di Warchief dell’Orda passa nelle mani del troll Vol’jin. Quest’ultimo però sarebbe morto di lì a poco. Non molto tempo dopo infatti, la Legione Infuocata fa il suo ritorno su Azeroth, e Sylvanas come tutte le forze dell’Orda, si reca alle Isole Disperse, campo principale dell’invasione.
La Regina Banshee combatte fianco a fianco con l’Alto Re dell’Alleanza Varian Wrynn ma purtroppo, durante la battaglia, i demoni aprono un portale proprio alle spalle delle truppe dell’Orda ed il Warchief Vol’jin viene ferito mortalmente. Proprio Sylvanas è la prima a soccorrerlo e subito dopo a suonare la ritirata per l’Orda. Questa ritirata, fatalmente, porta anche alla morte di Re Varian.
Poco tempo, dopo il morente Vol’jin convoca Sylvanas ad Orgrimmar, dove, alla presenza di tutti gli altri leader, le confessa di non essersi mai fidato di lei. Tuttavia, Vol’jin rivela anche di aver avuto una visione, nella quale gli spiriti, (in realtà il loa Mueh’zala, in combutta con il Carceriere), gli sussurravano un nome… quello di Sylvanas. Vol’jin muore e per Sylvanas Windrunner, inizia un nuovo capitolo: quello di Warchief dell’Orda.
Dopo la sconfitta di Sargeras su Argus, Sylvanas e le sue sorelle finalmente si incontrano e si riuniscono dopo anni di separazione, con l’obiettivo di reclamare la loro casa ancestrale e vedere se potevano ancora essere una famiglia.
Mentre le sorelle Windrunner combattono gli spettri delle persone che conoscevano nel villaggio di Goldenmist, la riunione prende una certa svolta quando Alleria e Sylvanas hanno un’accesa discussione sul fatto che la Dama Oscura manipolasse Vereesa per coinvolgerla nel tentativo di assassinare Garrosh Hellscream durante il suo processo a Pandaria, con il Warchief che sostiene che quello era un piano proprio di Vereesa fin dall’inizio. La rabbia di Sylvanas culmina quando scatena i suoi poteri da banshee su un’ombra e brutalmente la sventra. Disgustata dalla selvaggia brutalità della sorella, Alleria attinge al potere del Vuoto per dichiarare che la Sylvanas che conosceva, ormai, non c’era più. Quest’ultima replica affermando che ella non ha avuto scelta nel diventare una non-morta mentre Alleria li aveva abbandonati e aveva scelto volutamente di diventare un abominio del Vuoto. Con entrambe le sorelle che vedono un mostro nell’altra, Vereesa cerca così di fermare la lite e dissipare le ostilità, ri-orientando i loro sforzi nel liberare la loro casa dai non morti.
In seguito, si scopre che Sylvanas aveva portato con sé una squadra di ranger oscure, che era pronta ad assassinare le sue sorelle se il segnale fosse stato dato. Con il villaggio liberato, Alleria e Vereesa si separano da Sylvanas. Alla fine dell’incontro, la Regina Banshee afferma che un giorno, anche le sue sorelle serviranno la Morte.
Tempo dopo, mentre la Dama Oscura esercita le sue funzioni di Warchief ad Orgrimmar, ella incontra il suo campione, Nathanos Blightcaller che le riferisce delle notizie da Undercity. Nathanos afferma che mentre molti sono orgogliosi che un Forsaken sia stato nominato Warchief, altri si sono rammaricati che Sylvanas abbia dimenticato coloro che le erano fedeli. All’udire queste parole, Sylvanas ride dell’ironia della situazione: Baine Bloodhoof e Varok Saurfang affermano infatti che lei non presti abbastanza attenzione alle altre razze dell’Orda mentre i Forsaken affermavano l’esatto contrario. In quest’occasione, Sylvanas maledice la decisione di Vol’jin di averla nominata a capo dell’Orda, una posizione che lei non aveva mai desiderato.
Viene così deciso di istituire un Consiglio, un gruppo governativo che avrebbe governato su Undercity in assenza di Sylvanas, gruppo che prende il nome di Desolate Council. La Regina Banshee si incammina così con Nathanos verso il bacchetto di festeggiamento dopo la campagna di Argus, ed è qui che il Warchief rivela al suo campione i suoi piani. Sylvanas confida a Nathanos che non avrebbe sciolto l’esercito dell’Orda, in quanto aveva intenzione di conquistare Stormwind. Secondo il Warchief infatti, con Varian Wrynn morto e colui che lei chiama il “leoncino”, Anduin Wrynn, al suo posto, quello era il momento opportuno per riversare la sete di sangue dell’Orda sui loro nemici perenni, gli umani di Stormwind. Dal massacro degli umani, Sylvanas intende così rafforzare le fila dei Forsaken, un destino che il Warchief considera misericordioso in quanto i caduti si sarebbero così riuniti ai loro cari diventati Forsaken nella morte e liberati dalla durezza delle passioni e dalla paura della perdita della vita.
IN ALTO: Il Warchief Sylvanas. Illustrazione di Eric Braddock.