Come gli altri membri del Pantheon dell’Ordine, Eonar nacque da un’anima del mondo da qualche parte nel Grande Oscurità e dopo essersi unita ai suoi compagni, li aiutò nell’ordinamento dell’universo.
Quando Sargeras, il Campione del Pantheon, riferì la sua scoperta del piano dei Signori del Vuoto di usare gli Dei Antichi per trasformare un’anima del mondo in un essere oscuro incomprensibilmente potente, egli esortò gli altri Titani, dicendo che l’unico modo per salvare l’universo era quello di ripulirlo completamente dalla corruzione. Inorridita da questa idea, Eonar ricordò al suo compagno che il Pantheon aveva giurato di proteggere sempre la vita e che nulla poteva essere così terribile da richiedere l’estinzione sistematica di tutti gli esseri viventi.
Qualche tempo dopo, Aggramar, che aveva preso il posto di Sargeras come difensore del Pantheon, scoprì un’anima del mondo estremamente potente che dormiva in un angolo lontano della Grande Oscurità, ma sfortunatamente, essa era già stata stata corrotta dagli Dei Antichi. Quando tornò dai suoi compagni con queste informazioni, li esortò a salvare quell’anima del mondo, che sarebbe poi diventata nota come Azeroth.
Eonar si schierò rapidamente con Aggramar e riuscì a convincere gli altri Titani che se questo nuovo titano fosse cresciuto fino a nascere, egli sarebbe stato abbastanza forte da neutralizzare i Signori del Vuoto una volta per tutte. Ed oltre a questo, Azeroth era loro sorella, e non potevano lasciare che un membro della loro stessa famiglia cadesse nelle grinfie del Vuoto. Il Pantheon fu commosso dalle parole di Eonar e così accettò di combattere contro gli Dei Antichi.
Tuttavia, poiché le dimensioni colossali dei titani rendevano quasi impossibile agire direttamente senza danneggiare in modo grave la nascente anima del mondo, il Pantheon decise di creare un esercito per combattere al loro posto. Ogni membro dell’ordine “infuse” un certo numero di questi “soldati” con i i propri poteri e somiglianze specifici, e nel particolare, Eonar diede alla Custode Freya il comando della flora e della fauna di Azeroth.
Tempo dopo, a seguito della sconfitta di Galakrond, Eonar incanalò il suo potere attraverso Freya in due draghi, due sorelle, ovvero Alexstrasza e Ysera, donando loro rispettivamente di poteri sulla vita e il controllo sul Sogno di Smeraldo, trasformandoli nei nobili Aspetti Draconici.
La stessa Alexstrasza sarebbe stata conosciuta come la più grande dei Draghi e l’Orditrice della Vita. Il suo Stormo dei Draghi Rossi avrebbe così combattuto per proteggere e salvaguardare tutta la vita proprio come aveva fatto Eonar.
Come sappiamo, nemmeno il Titano Eonar sfuggì all’ira di Sargeras ed il suo spirito si disperse nella Grande Oscurità, a seguito dello scontro con il Titano Oscuro, vicino al mondo di Nihilam.
A seguito di ciò, lo spirito di Eonar raggiunse il pianeta Elunaria, dove ella rimase nascosta da Sargeras e dalla Legione Infuocata per millenni. Ma alla fine, il Titano Oscuro la trovò, invadendo il suo rifugio, il Santuario di Elarian, cercando di usare i doni della natura e della crescita di Eonar per rendere la sua Legione inarrestabile. In cerca di aiuto, Eonar contattò così Magni Bronzebeard, l’Oratore di Azeroth, chiedendogli di metterla in salvo.
Durante la Campagna di Argus, dopo che la Legione venne respinta con successo e gli altri membri del Pantheon vennero liberati dalle grinfie dei Demoni, Eonar si riunì con i suoi fratelli perduti da tempo al Seggio del Pantheon assistendo gli eroi di Azeroth contro Argus il Distruttore. Quando l’anima del mondo corrotta uccise gli eroi verso la fine del combattimento, il potere di Eonar riuscì a resuscitarli evocando un enorme albero chiamato Dono dell’Orditrice della Vita.
Alla fine, Argus venne sconfitto, ed Eonar restò insieme ai suoi compagni Titani nel loro Seggio, dove si trova tutt’ora.
IN ALTO: Il Titano Eonar. Illustrazione di ValkyrieArtss.
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