Dopo qualche tempo, torniamo a parlare di Shadowlands e della prossima patch Fine dell’Eternità! E come è spesso capitato in quest’ultimo periodo, lo facciamo per trattare una novità interessante emerso dal PTR della 9.2. Nel caso specifico oggi parleremo di un personaggio in particolare e delle sue annotazioni alquanto interresanti… Come sempre in questi casi seguiranno quindi SPOILER!
Quelle che ci apprestiamo a leggere sono le annotazioni di Firim, un oracolo che troveremo in Fine dell’Eternità il quale tiene una sorta di diario personale. Nello specifico, leggeremo le pagine 6 e 7 di questo diario, ma importante far presente che la lettura del “diario” sarà uno dei requisiti per sbloccare il volo a Zereth Mortis. Ma leggiamo ora il contenuto di queste pagine.
Firim in esilio, parte 6
“Le Sei forze che puntavano verso una Settima, eppure la negavano. Per molto tempo ho considerato questa apparente contraddizione nient’altro che un’altra variabile. Un mistero in attesa di essere risolto. Ma il canto dell’oracolo continuava a risuonare nella mia coscienza. E quando ho permesso alla mia concentrazione di attenuarsi, alla mia presa su ciò che è tangibile di allentarsi, la geometria ha preso forma nella mia mente. Erano sia Sei che le Sette. Le Sei erano uno, e la Settima l’altro. Desiderano l’unione? La canzone sembrava dire il contrario. Entrambi erano, ma solo uno poteva essere. La melodia cambiò. Rabbrividii per la forma che assunse. Non era una variabile da risolvere. Era una soluzione che aspettava la sua opportunità. La canzone non deve finire. I Primi la cantano ancora? Davvero, non lo so. Ma se non lo fanno… Se non lo fanno… Chi lo farà? Ho a lungo deriso ciò che ho appreso sui Titani, sui Signori del Vuoto o sui Demoni della Distorsione Fatua. Ho tenuto in maggiore considerazione il Pantheon della Morte, ma ora so che essi sono altrettanto limitati. La verità non sta in una direzione o nell’altra, ma nella loro intersezione. I Primi avevano distribuito i loro doni, a nessuno dei bambini li avevano dati tutti. Non c’è da stupirsi che questi figli litigassero con una gelosia così incessante. La loro stessa natura era di negazione.”
Questa parte 6 parla chiaramente delle forze cosmiche, tuttavia è molto difficile dare ad essa un’interpretazione precisa, poichè elementi su dove voglia andare a parare Blizzard con questa macro-trama ne abbiamo davvero pochi. Qualcuno di questi elementi che ci servono però, li possiamo trovare nella parte 7 del diario di Firim, in cui il tema delle forze cosmiche si lega al (presunto) piano del Carceriere Zovaal
Firim in esilio, parte 7
“Anche se il Carceriere è stato sconfitto e le Shadowlands salvate, mi ritrovo incapace di celebrare queste vittorie. Perché ho studiato il funzionamento interno del Sepolcro, visto i poteri con cui il Carceriere ha cercato di riforgiare la realtà. E queste osservazioni mi riempiono di una paura che scuote il cuore stesso del mio essere. Mi è chiaro ora che ci deve essere una “Zereth” per ogni forza del cosmo e, al suo interno, un santuario simile al Sepolcro. E se questo è vero, allora questi santuari devono essere collegati a un livello fondamentale; una connessione che il Carceriere ha cercato di sfruttare. Ciò che ha iniziato nel Sepolcro doveva scorrere verso l’esterno da una Zereth all’altra, finché tutte non fossero dominate dal suo potere. Il cuore delle Shadowlands funge a sua volta da porta per il cuore di ogni forza cosmica, una dopo l’altra legata alla sua volontà. Ma se il suo piano è stato sventato, allora perché la mia mente è così arrabbiata? Perché ho visto quanto sia fragile il modello. Com’è delicata la bilancia che tiene in equilibrio le Sei forze. E se il Carceriere, nel suo atto di malevolenza, ha lasciato dietro di sé solo la più impercettibile delle crepe in quello schema, allora temo che ciò che adesso è minuscolo potrà solo crescere, fino a quando l’equilibrio stesso sarà incline a essere infranto da un’altra forza che esercitasse una pressione. Prego che i Primi abbiano previsto una tale eventualità. Che abbiano lasciato le misure necessarie per preservare il loro disegno. A meno che… A meno che il loro progetto non fosse destinato a durare. E quella… quella è la possibilità che mi perseguita.”
Su questa settima parte possiamo già intuire di più rispetto alla sesta. La prima cosa che ci salta all’occhio, è la probabilità che questa pagina sia stata scritta dopo gli eventi del Sepolcro dei Primi e la sconfitta di Zovaal. Firim ci suggerisce inoltre che esista un corrispettivo di Zereth Mortis e del Sepolcro per ogni forza cosmica dell’universo (quindi una per Vita, una per la Luce, una per il Vuoto ecc…). Questo elemento ci potrebbe anche far pensare che alcuni personaggi che abbiamo perso di vista nel recente passato (due nomi su tutti, Azshara e Xal’atath) possano essersi diretti verso una di queste “altre Zereth” e che quindi probabilmente le rivedremo in quei posti….
Tuttavia, come detto in precedenza, tutta questa storia delle forze cosmiche non è facilmente dibattibile. Voi sareste più per un’esplorazione delle restanti Forze o per un ritorno su Azeroth ad una trama “più terrena”? E quale direzione pensate che prenderà la prossima espansione?
N.B. Questo articolo è una traduzione e rielaborazione di un articolo di Wowhead.com
A questo punto mi rendo conto quanto sia stupito Sargeras. Se sono ben definite le forze cosmiche allora doveva essere sicuramente a conoscenza che stava utilizzando i poteri di un’altra forza cosmica ovvero la morte. Possibile che non sapeva che anche i Signori del Terrore facevano parte della morte e che il re dei lich era un servitore di un’altra forza cosmica e che quindi non poteva fidarsi? Possibile che uno come Sargeras non gli sia puzzata la cosa e che abbia posto tanta fiducia su un potere che non poteva controllare?