Mancano ormai pochissimi giorni, solo 3 giorni al lancio della nuova espansione “Shadowlands”! E proprio in occasione del lancio, alcuni dei vertici del nostro MMO preferito hanno rilasciato alcune interessanti interviste. Stamattina vi proponiamo quella del Game Director Ion Hazzikostas, che in una intervista collettiva ha toccato diversi temi, come l’ormai discusso parallelo tra i personaggi di Garrosh e Sylvanas, l’evoluzione dello Storytelling all’interno di World of Warcraft ed altri temi. Andiamo a vedere insieme le risposte di Hazzikostas!
Il parallelo tra Sylvanas e Garrosh
Windows Central ha posto la prima domanda ad Ion, chiedendo se le somiglianze tra Sylvanas e Garrosh continueranno in “Shadowlands”, alla luce del turbolento dominio dei due personaggi sull’Orda, culminata in entrambi i casi con una ribellione alle porte di Orgrimmar. Durante il periodo di BfA, Blizzard, pur riconoscendo i paralleli tra i due ex Warchief, ha sempre sostenuto che Sylvanas non avrebbe fatto la fine di Garrosh. Anche in questa occasione, Ion ha ribadito che le storie dei due leader divergeranno maggiormente in “Shadowlands”.
Hazzikostas: “A questo punto, le loro storie sono già divergenti in modo abbastanza significativo. Garrosh ha chiuso “Mists of Pandaria” in catene, poi è riuscito a fuggire e ha cercato di modificare il corso del Tempo e della Storia per preservare la sua idea di Orda. Sylvanas se n’è andata di propria volontà, dopo essere stata smascherata di fronte all’Orda. Ha il pieno controllo delle sue azioni ed ha messo in moto una serie di eventi che abbiamo visto realizzarsi man mano. Ci sono molti aspetti complessi e cose che differiscono nei loro personaggi, e penso che man mano che Shadowlands andrà avanti, sono abbastanza fiducioso (senza fare spoiler) che il parlare di paralleli tra quei due personaggi ed i loro archi narrativi andrà via via scemando.”
L’evoluzione dello storytelling
La domanda successiva è stata posta invece da Polygon, che ha spostato l’attenzione su un aspetto più “tecnico”, ovvero lo storytelling all’interno del gioco, chiedendo quali sono state le “lezioni” apprese da Blizzard durante il corso di “Battle for Azeroth”. Vediamo la risposta del Game Director.
Hazzikostas: “Sul fronte dello storytelling, uno degli aspetti di BFA è stato l’integrazione di cinematic di narrazione con quelli di gameplay, cercando di raccontare storie audaci e ambiziose usando ritmi cinematografici all’interno del gameplay. Questo è qualcosa che intendiamo continuare anche in “Shadowlands”, con cutscenes e cinematic che sono stati “oscurati” nella beta e che vedremo nelle prossime settimane. So che Terran Gregory (il Cinematic Director di World of Warcraft, NdR) ed il suo team sono molto ansiosi di vedere le reazioni di tutti così come lo sono io. Quello fatto con Shadowlands è uno dei lavori più interessanti svolti dal team cinematic.
BfA a volte ha sicuramente cercato di raccontare storie con molti personaggi e dinamiche politiche diverse, e questa non è necessariamente la forza di World of Warcraft quando si tratta del nostro medium di storytelling. “Shadowlands” torna un po’ verso delle narrazioni più ampie, incentrate sulle minacce esistenziali e sugli sforzi degli eroi e degli antagonisti per superare quest’ultime. C’è ancora tutta la sfumatura, tutta la caratterizzazione, tutta la narrazione là fuori nelle missioni e nei media esterni. Ma ciò di cui stiamo cercando di assicurarci, è concentrarci sugli aspetti più grandi e “digeribili” che il nostro gioco può offrire attraverso il mezzo dello storytelling di un MMO in-game, pur avendo diversi livelli di profondità per i fan che davvero desiderano conoscere le motivazioni di ogni personaggio.”
Il legame tra i personaggi e la community
La domanda successiva è stato parecchio interessante e riguardava il rapporto tra lo sviluppo dei personaggi e la community. Al Game Director è stato chiesto se il processo creativo su personaggi molto discussi come per esempio Sylvanas, venga influenzato dal parare della community e dalle varie teorie speculative che vanno nascendo su Internet che, spesso, non corrispondono poi al reale sviluppo di un personaggio. Ad Ion è stato anche chiesto come è stato preso dalla Blizzard questo aspetto dei fan sempre più appassionati alla storia ed allo sviluppo dei personaggi.
Hazzikostas: “Siamo stati certamente sorpresi (dalle reazioni della community, NdR). Ci sono momenti in cui la community è alla ricerca di indizi e vede quest’ultimi dove in verità non ci sono, dove magari c’è semplicemente un gioco di parole intelligente o qualcosa che uno degli scrittori o dei quest designer ha trovato stimolante. E improvvisamente ci sono tutte queste teorie dei fan, che fa parte di qualsiasi fandom al giorno d’oggi. È un onore lavorare su un gioco aiutando a creare un mondo che ispira una tale grande passione. Ed è anche una grande responsabilità.
Lo capiamo in particolare quando sviluppiamo trame che coinvolgono personaggi amati o odiati. Quasi con tutto ciò che facciamo, indipendentemente dalla direzione che prendiamo – Dove va Sylvanas? Quale di questi tanti e tanti sentieri la attende? – faremo incazzare un bel po’ di persone. E renderemo altri contenti confermando che avevano ragione sin dall’inizio. Dobbiamo essere consapevoli di ciò che è là fuori in modo da essere sensibili a quella gamma di preoccupazioni, in modo che anche se deluderemo le persone con un evento specifico, cercheremo di farlo nel modo più gentile possibile.
Alla fine, abbiamo queste storie che in molti casi sono state pianificate con largo anticipo, ma siamo consapevoli delle loro sfumature, per esempio mentre creiamo un cinematic, giochiamo su animazioni specifiche, espressioni facciali, intonazioni mentre facciamo prove per un doppiaggio. È un “stiamo attenti a non sminuire questo personaggio. Stiamo attenti a non farlo apparire in un modo in cui non intendiamo che la gente percepirlo”… perché quelle sono lezioni che abbiamo imparato in passato. E quindi c’è sempre questa interazione continua ed è divertente, ma è anche decisamente impegnativa.”
Il destino di Nathanos
Infine, il team di Wowhead ha posto una domanda prettamente di lore, chiedendo quale sarà il destino di Nathanos Blightcaller dopo la sua morte per mano di Tyrande e se lo rivedremo in “Shadowlands”.
Hazzikostas: “C’è sicuramente una possibilità. Sicuramente lo scopriremo, non ho intenzione di dare una risposta specifica a questa domanda, ma Nathanos ha detto quello che ha detto per un motivo.”
Questo dunque il contenuto di questa intervista dobbiamo dire molto interessante. E’ sempre bello approfondire l’idea di Blizzard sullo sviluppo dei propri personaggi e del proprio mondo, parole che possano portare a spunti di riflessione. Ed a proposito di quest’ultimi, diteci i vostri! Cosa ne pensate di tutto questo voi? Vi aspettiamo nei commenti!
Illustrazione in evidenza ufficiale Blizzard