Il Generale Lordain proveniva da una tribù di umani che abitava nel cuore delle Radure di Tirisfal e le cui gesta risalgono a circa 2800 anni prima dell’apertura del Portale Oscuro. Ad un certo punto della sua esistenza, la tribù di Lordain fu assorbita nell’Impero di Arathor del leggendario Imperatore Thoradin. Con il passare del tempo, Lordain divenne uno dei generali favoriti dell’Imperatore, ed un altro di questi divenne Ignaeus Trollbane, fondatore dell’omonima Casata. A quanto pare, a Lordain fu affidato il comando di una forza militare altamente disciplinata e “cavalleresca”. Prima delle Guerre dei Troll, al Generale venne assegnato il compito di pattugliare i confini settentrionali dell’Impero cercando di tenere a bada le incursioni dei Troll della tribù Amani, e quando quest’ultimi iniziarono ad aumentare sempre di più, l’Imperatore Thoradin incaricò Lordain e Trollbane di investigare sulla vociferata guerra tra i Troll ed i misteriosi Elfi di Quel’Thalas. Entrambi i generali scoprirono che la guerra non stava procedendo a favore degli elfi e le voci sulle arti oscure usate dai troll destabilizzarono non poco gli umani (per i quali, ai tempi, la magia era ancora un mondo completamente ignoto). Così, Lordain che si trovò in accordo con il suo Imperatore, decise per il momento di non coinvolgere l’umanità in una guerra così lontana.
Tempo dopo tuttavia, Thoradin si schierò con gli Elfi, offrendo la propria alleanza in cambio dei segreti della magia elfica. Per i successivi mesi durante i quali gli elfi istruirono i primi maghi umani, il Generale Lordain assistette l’Imperatore Thoradin nella preparazione dell’imminente guerra contro i Troll. Una volta preparati i maghi umani, Lordain e Trollbane presero posto alla testa dell’esercito degli Arathi, abbattendo i Troll selvaggi e le squadre di esploratori. Dopo diverse settimane di marcia, l’esercito Arathi entrò a Quel’Thalas e colpì violentemente le forze Amani. Il signore della guerra dei Troll, Jintha, fu sorpreso dalla forza degli Arathi, in quanto credeva che gli umani fossero deboli e che non possedessero la conoscenza della magia per ribaltare l’equilibrio delle forze in campo. Quando Jintha ordinò al suo esercito di inseguire quello umano, Thoradin ordinò al suo esercito di iniziare un lento ritiro verso la Fortezza di Alterac, dove intanto erano pronti i maghi per il colpo finale.
Tuttavia, durante la ritirata, i troll stavano per raggiungere gli Arathi. Così, per guadagnare tempo per il suo Imperatore ed i suoi uomini, Lordain e cinquecento soldati accettarono di trattenere le forze Amani il più a lungo possibile, ben sapendo che quell’azione sarebbe stata un suicidio certo. Combattendo i Troll in una valle stretta, Lordain ed i suoi soldati riuscirono nell’impresa di rallentare abbastanza l’imponente esercito degli Amani e a dare a Thoradin il tempo necessario per raggiungere la Fortezza di Alterac. Il generale Lordain perse così la vita in un eroico atto per la salvezza non solo dell’umanità ma anche della razza elfica di Quel’Thalas.
Ben presto, le voci sulle gesta di Lordain raggiunsero la sua terra natale, le Radure di Tirisfal, dove divenne ben presto una leggenda, di cui si parlò per millenni. L’atto eroico del Generale venne infatti comparato con quello di Tyr, il Custode protagonista di un analogo atto di sacrificio che era diventato centrale nella cultura e nell’identità del popolo.
Tempo dopo, alla fine delle Guerre dei Troll, molti dei soldati di Arathor migrarono nelle fertili terre di Tirisfal dove gli Arathi stabilirono una grande roccaforte che i veterani chiamarono “Lordaeron” in onore proprio del loro leggendario Generale Lordain. Negli anni successivi, sia il Regno che il continente avrebbero assunto lo stesso nome, in un ricordo perpetuo, di quello che era stato, a tutti gli effetti, l’eroico salvatore dell’umanità.
Illustrazione in evidenza di Gregory Pedzinski