I fanciulli demoniaci di Goldshire
Nella foresta di Elwynn, a nord-est di Goldshire, c’è una casa della quale perfino gli avventurieri più coraggiosi parlano malvolentieri. Fuori, tra i cespugli, alcuni piccoli teschi che sembrano terribilmente umani. Entrandovi e salendo al secondo piano, strani rumori si sentono provenire dall’interno: urla, mormorii, mugugni, pianti di donna, e innaturali, inquietanti sussurri che sembrano parlare direttamente alla nostra mente… E qui, in una stanza all’apparenza normalissima, mentre il gelo s’impossessa delle nostre ossa, sei bambini, sei innocui bambini stanno fermi, immobili, a formare quello che sembra chiaramente un pentagramma.
Non ci rivolgono sguardi né parole quando entriamo, ma occasionalmente si può vederli correre per strada, facendo la spola tra Stormwind e Goldshire e spingendosi anche verso l’abbazia più a nord. Nessuno li ferma, nessuno parla loro. Sempre insieme, sempre in questa formazione così innaturale, sempre stretti attorno al loro piccolo ‘capo’, Cameron. Quando si spostano e si fermano in un punto, stranamente, restano immobili anche lì, guardando ciascuno un punto diverso dell’orizzonte, come se ci volessero segnalare qualcosa, o come se stessero aspettando qualcuno… E se si ascolta con attenzione, il piccolo Cameron, alle volte, ripeterà un nome conosciuto, terribile, il cui semplice suono basta a far gelare il sangue: C’thun… C’thun… C’thun…
Illustrazione in evidenza di Maja McGowan.