Capitolo 2: Lezioni

La Prima Guerra fu una grande maestra per l’Orda e per il suo nuovo Warchief Orgrim Doomhammer.

Dopo il conflitto, gli Orchi impararono molto sulla politica e la cultura umana dai prigionieri e proprio grazie alle voci di quest’ultimi, Doomhammer comprese l’importanza strategica e simbolica complessiva della capitale di Lordaeron. Fu comunque subito chiaro dalle informazioni raccolte che la conquista di Lordaeron sarebbe stata ben più difficile di quella di Stormwind.

Cinque anni di guerra e combattimenti avevano provato l’Orda. La forza della fazione rossa si trovava quindi fiaccata in questo periodo e una riorganizzazione sarebbe dovuta essere fondamentale per preparare un nuovo attacco.

L’Orda si trovava in quel momento nella conquistata Stormwind, che ora giaceva in rovina, e gli Orchi riuscirono a recuperare quasi nulla dalle ceneri della capitale umana per poterlo riutilizzare nei conflitti che li aspettavano.

Ma quello che gli invasori non compresero immediatamente, era il fatto di avere tra le mani un’arma potentissima che si sarebbe rivelata di grande utilità nei mesi a venire.

Il clan Fauci del Drago aveva infatti recentemente portato alla luce un antico artefatto. All’apparenza si trattava di un comunissimo e banale disco, ma in realtà, quello che gli stregoni avevano trovato era l’Anima dei Demoni, l’antichissima arma creata dal drago nero Deathwing e risalente alla Guerra degli Antichi.

Ovviamente, per quanto potente fosse, il clan orchesco avrebbe avuto bisogno di intere settimane per svelare completamente i segreti dell’Anima, un compito che per la precisione venne affidato allo stregone Nekros Skullcrusher.

Doomhammer però non pensò solo agli armamenti ed a potenziare gli Orchi. Orgrim sapeva che per sconfiggere Lordaeron avrebbe avuto bisogno anche di un elemento fondamentale: alleati.

L’Orda aprì così dei contatti diplomatici con una particolare tribù di Troll della Foresta, gli Amani, i quali furono felicissimi di apprendere della distruzione di Stormwind, avendo nutrito un odio per gli Umani risalente a diversi anni prima.

I Troll si impegnarono a sostenere l’Orda nella sua campagna di conquista, ma ad una condizione: ovvero che Doomhammer salvasse il leader degli Amani, il Signore della Guerra Zul’jin, che era stato catturato ed era attualmente tenuto prigioniero nella regione di Colletorto.

Intanto, lo stregone Gul’dan si svegliò, non molto tempo dopo la caduta di Stormwind, dallo stato di coma nel quale era sprofondato a seguito della morte di Medivh. Le intenzioni di Doomhammer erano quelle di completare l’opera di distruzione del Concilio delle Ombre che tanto aveva nuociuto all’Orda, proprio uccidendo il suo leader.

Disperato, Gul’dan fece una proposta al Warchief. Rinnegando il suo legame con la demoniaca Legione Infuocata, lo stregone promise di fornire il potere di creare nuovi tipi di guerrieri incredibilmente potenti per gli Orchi, dei guerrieri in grado di contrastare i potenti maghi e sacerdoti presenti nelle fila dell’umanità. Sebbene diffidente, Doomhammer diede a Gul’dan la possibilità di dimostrare il suo valore e diede il suo consenso allo stregone per formare un suo clan, che prese il nome di Stormreavers.

Gul’dan iniziò a mettersi al lavoro creando questo nuovo corpo militare, sebbene cercasse di assicurarsi segretamente che i nuovi potenti guerrieri fossero fedeli solo a lui. Insieme al suo luogotenente Cho’gall, lo stregone raccolse gli spiriti dei membri uccisi del suo Concilio delle Ombre, e nonostante i morti fossero sacri all’interno della cultura orchesca, gli Umani caduti durante la guerra sarebbero stati perfetti come “recipienti” per le anime degli stregoni del Concilio.

Alla fine, Gul’dan riuscì adinfondere lo spirito di Teron’gor, un altro orco, nel cadavere di un cavaliere umano defunto. Teron’gor, ora noto come Teron Gorefiend, sarebbe diventato il primo “esemplare” di un nuovo tipo di soldato, i Cavalieri della Morte.

Questi adoperavano per lo più poteri negromantici piuttosto che demoniaci, e sebbene il loro aspetto cadaverico e la loro natura disgustassero Doomhammer, il Warchief non poté negare il grande impatto che questi nuovi soldati ai suoi ordini avrebbero avuto al fronte.

Così, con diverse nuove potenti armi nel suo arsenale, l’obiettivo dell’Orda era ora quello di assicurarsi altre risorse per finanziare la campagna miliare.

E agli Orchi fu subito chiaro dove trovare tutto questo. Il vicino regno nanico di Khaz Modan.

Illustrazione in evidenza di Dave Kendall