Capitolo 8: La caduta di Stormwind e la vittoria dell’Orda

Contemporaneamente alla tragedia di Karazhan, andò in scena anche l’atto finale della guerra.

Dopo la distruzione di Sunnyglade, gli Orchi non impiegarono molto tempo per padroneggiare la magia della Torre di Azora. Con questo nuovo potere nelle loro mani, gli invasori non persero tempo per fare terra bruciata intorno a Stormwind. Il Regno umano aveva ora due avamposti a sud dell’accampamento di Orgrim.

Dopo una ricognizione dell’area, gli esploratori orchi riferirono che la chiave per la loro vittoria in questo conflitto sarebbe stata quella di trattenere le forze umane ai loro posti, impedendo quindi eventuali rinforzi verso la capitale, mentre si ingrossava la prima linea per condurre un massiccio attacco su Stormwind. Dopo che tutte le truppe furono preparate, iniziò l’attacco e l’esito fu senza appello. Gli avamposti furono devastati e tutte le truppe umane passate a fil di spada o d’ascia.

Dopo aver assaporato il gusto della vittoria nella battaglia nella parte settentrionale della Foresta di Elwynn, fu ormai chiaro a Orgrim che un colpo forte al Regno di Stormwind avrebbe assicurato all’Orda il dominio totale e completo sugli Umani.

Le sue spie avevano raccolto informazioni che indicavano un accampamento vicino al centro del Regno, un luogo dove i loro cavalieri e soldati venivano inviati per essere addestrati. Poiché gli Umani non si aspettavano un attacco proprio in quel punto, la vittoria fu molto semplice per l’Orda. Le truppe di Orgrim distrussero l’intero luogo e non lasciarono sopravvissuti, indebolendo notevolmente le forze del Regno.

La marcia finale verso la casa di Re Llane, la capitale di Stormwind, era ormai imminente. Solo due insediamenti erano sulla strada dell’Orda degli Orchi. Orgrim ordinò così la completa e totale distruzione delle città gemelle, Goldshire e Moonbrook, al fine di recidere l’ancora di salvezza tra il Re e il suo popolo. Le truppe degli Orchi, guidate da Doomhammer in persona, marciarono sulle città gemelle e, dopo una lunga battaglia, le rasero al suolo entrambe. Con questa battaglia decisiva, l’unica roccaforte che il Regno di Stormwind possedeva ancora, era la capitale stessa.

L’Orda degli Orchi si raccolse come uno sciame d’api, poiché essi sentivano il momento della vittoria era ormai vicino. Un basso ringhio riempì l’aria mentre i cavalcalupi frustavano le loro selvagge cavalcature con smania di battaglia.

La terra tremò quando le catapulte furono caricate e spostate in posizione.

E poi, sotto l’rodine di Orgrim Doomhammer, l’Orda iniziò il suo assedio finale. Le catapulte lanciarono le loro rocce infuocate mentre la maggior parte delle truppe marciava verso il cancello principale, con il clan Roccianera che caricava sul Muro Orientale.

Per gli Umani fu un vera e propria catastrofe che si consumò in pochi minuti.

Nessuno si aspettava un tale dispiegamento di forze, né un ardore così alto per la battaglia che gli Orchi avevano mostrato durante tutto il conflitto. Mentre la milizia era impegnata a cercare di spegnere gli incendi che si erano propagati in città, la mezz’orchessa Garona, colei che fino ad allora si era dimostrata una valida alleata per Stormwind, mise in atto un gesto che avrebbe fatto la storia non solo del conflitto e di Stormwind, ma dell’intero Azeroth.

Sotto il comando del Concilio delle Ombre, Garona si recò al Palazzo Reale, raggiungendo Re Llane per consegnare un rapporto. Ma proprio quando si trovava vicino al Re, Garona estrasse le sue due daghe ed assassinò a tradimento Llane Wrynn I proprio mentre nella stanza sopraggiungeva il figlio di Llane, l’erede al trono, il Principe Varian.

La notizia della morte del Re corse veloce e raggiunse brevemente il campo di battaglia. Gli uomini di Stormwind persero il morale ed il secondo Regno più grande e potente dell’umanità, cadde sotto la potenza dell’Orda degli Orchi.

Quando Anduin Lothar fece il suo ritorno da Karazhan, trovò già la sua capitale data alle fiamme. Disperato per non aver esser stato lì a difendere il suo Re ed amico, oltre che al suo popolo. Tutto quello che poté fare, fu radunare tutti i superstiti che riuscì a trovare, compreso il principe Varian, e prendere il mare verso il più grande e potente dei Sette Regni, quello di Lordaeron, per chiedere aiuto alla Casata dei Menethil.

Anduin Lothar, che in un solo giorno aveva perso i sue due più cari amici, il suo Regno e gran parte del suo popolo, lasciò Stormwind giurando vendetta.

Questo fu l’atto che concluse la prima delle Grandi Guerre, finita con quella che da tutti era considerata una vittoria impossibile: quella degli invasori venuti da un pianeta sconosciuto.

Illustrazione in evidenza di Stanton Feng