La battaglia di Shar’gel ebbe luogo durante l’esodo del popolo Draenei da Argus. Essa è considerata ancora oggi come uno dei più grandi esempi di sacrificio nella storia di questo popolo.
Quando i Draenei arrivarono per la prima volta sul pianeta Shar’gel, essi credevano che questo luogo sarebbe stato un rifugio sicuro dove avrebbero potuto stabilirsi e ricominciare da capo le loro vite. Tuttavia, il loro eterno nemico, la demoniaca Legione Infuocata, li stava aspettando. Quando i Draenei misero piede su Shar’gel, portali demoniaci si aprirono tutt’intorno a loro, vomitando orribili demoni ed impedendo la disperata ritirata del popolo di Argus verso il loro vascello, la Genedar. Tutto sembrava perduto fino a quando la sacerdotessa Askara si frappose tra il suo popolo ed i demoni. Quest’ultima, rendendosi conto che era inevitabilmente destinata a sacrificarsi per dare al suo popolo la possibilità di fuggire, si offrì volontaria insieme ad altri settanta Draenei per intrattenere la Legione e dare al resto dei loro fratelli abbastanza tempo per fuggire da Shar’gel.
Centinaia di demoni si abbatterono sui settantuno draenei, ma i difensori combatterono con valore. Ogni volta che un Draenei vacillava sull’orlo della morte, Askara si lanciava attraverso le linee della battaglia e guariva le loro ferite con il suo bastone, T’uure. La sacerdotessa usò anche quest’ultimo per accecare i servi della Legione e proteggere i suoi fratelli dalle loro lame. Grazie a lei, i settantuno combatterono con il coraggio e la forza di mille e salvarono il resto della loro razza dall’annientamento. Mentre i Draenei si facevano strada verso la Genedar, T’uure divenne sempre più luminoso fino a quando non brillò “come un secondo sole su Shar’gel”.
Dopo la battaglia e l’inevitabile caduta dei settantuno eroi tuttavia, T’uure cadde nelle mani della Legione Infuocata. I demoni litigarono per il controllo del manufatto finché Kil’jaeden in persona decise che esso sarebbe andato a Lady Calindris, una sacerdotessa Eredar con una profonda conoscenza sia del bastone magico che della sacra magia dei Draenei.
Da quel giorno, ancora oggi i Draenei ricordano i settantuno coraggiosi eroi che permisero alla loro razza di sopravvivere, così come viene ricordata Askara, le cui parole non vennero mai dimenticate:
È vero che la Legione è vasta e potente, ma essa non sta dalla parte della Luce come noi. Non importa quanto sia forte il nostro nemico, se esso cammina nell’oscurità, barcollerà e cadrà sempre.
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