La Battaglia del Cancello dell’Ira fu un grande scontro alle porte della fortezza del Wrathgate al confine tra Icecrown e Dragonblith, originariamente combattuta tra il Flagello dei Non-Morti ed una forza unita di Alleanza e Orda, come parte della Guerra contro il Re dei Lich a Northrend. Il conflitto fu uno dei più grandi nella guerra e alla fine vide una tremenda perdita di vite per gli eserciti dell’Orda e dell’Alleanza.
Le massicce perdite della battaglia derivarono principalmente dalle azioni del Grand Apothecary Putress e dei suoi alleati, che tradirono l’Orda e tutti i presenti (vivi) scatenando la Nuova Piaga sulle forze viventi come in quelle non-morte. Sebbene il Flagello abbia comunque accusato il colpo (e lo stesso Arthas venne pesantemente ferito) il grosso danno venne inferto alle fazioni mortali presenti, sia in termini di perdite fisiche che di frantumazione della fiducia derivante dagli eventi successivi.
Dal punto di vista tattico, la battaglia smosse ben poco nella campagna militare generale, anche se l’invasione di Icecrown fu probabilmente ritardata e fu necessario utilizzare un’altra strada per raggiungerla. Le perdite più importanti comunque vennero accusate da entrambe le fazioni nelle figure di leader chiave per entrambe, in particolare nella forma di Bolvar Fordragon per l’Alleanza e Dranosh Saurfang per l’Orda.
All’inizio della guerra contro il Re dei Lich, le forze dell’Alleanza e dell’Orda avevano lanciato massicce invasioni separate del continente di Northrend, la patria del Flagello. Con l’obiettivo finale di porre fine al regno del Re dei Lich ed alla minaccia della sua armata, entrambe le fazioni riuscirono successivamente a stabilire accampamenti e presidiare fortezze su entrambe le estremità di Northrend, nella Tundra Boreale e nel Fiordo Echeggiante, prima di spingersi gradualmente verso l’interno. Sebbene nessuna delle due fazioni si fidasse completamente dell’altra, entrambe accettarono una tregua generale quando i loro rispettivi eserciti si radunarono nel nord di Dragonblight alle porte dell’imponente fortezza di Angrathar.
Quest’assalto avrebbe rappresentato il primo importante tentativo di entrare nella base principale del Flagello ad Icecrown, con il Cancello dell’Ira che fungeva da porta d’ingresso principale per la regione. Ciascuna fazione stabilì una base vicino allo stesso Cancello in preparazione dell’attacco, il Forte Fordragon per l’Alleanza e l’Avanguardia Kor’kron per l’Orda. Al comando degli eserciti di entrambe le fazioni c’erano due dei loro più grandi eroi: l’Alto Signore Bolvar Fordragon ed il Signore della Guerra Dranosh Saurfang, figlio del veterano Varok.
Dopo aver conseguito successi ad Azjol-Nerub ed a Naxxramas, e quando furono stipulati tutti gli accordi necessari, gli eserciti mortali aprirono l’attacco e iniziarono l’offensiva contro la fortezza.
Le forze dell’Alleanza iniziarono l’assalto per prime ed ingaggiarono in combattimento le forze del Flagello a guardia della porta di Icecrown. In poco tempo, lo stesso Bolvar Fordragon si è unì personalmente all’attacco e iniziò a decimare i ranghi dei non morti. In risposta, le porte del Cancello dell’Ira si aprirono e da esse uscirono grandi Vrykul ed altri non morti che, dopo essersi esibiti in un grottesco grido di battaglia, partirono all’attacco delle forze alleate. Bolvar e le sue forze risposero a tono, anche se iniziarono a sentirsi leggermente sopraffatti dalla forza bruta dell’attacco non morto.
A questo punto, Dranosh Saurfang condusse i suoi Orchi cavalcanti lupi da guerra nel campo di battaglia, rinforzando le truppe dell’Alleanza e combattendo fianco a fianco con Bolvar. Insieme, l’esercito combinato riuscì a spazzare via il Flagello. Fu a quel punto che Bolvar sfidò Arthas in persona, esortandolo a farsi vedere ed a rispondere dei proprio crimini Ancora una volta, le porte del Cancello dell’Ira si aprirono, ed Arthas stesso si fece avanti per affrontare i mortali che avevano osato sfidarlo.
Rianimando diversi cadaveri, il Re dei Lich derise le accuse dei suoi nemici e promise una lunga sofferenza per tutti i presenti. Infuriato, Dranosh Saurfang caricò il Signore del Flagello, che rapidamente distrusse l’arma dell’orco e lo uccise, prima di assorbire la sua anima nella lama di Frostmourne. Prima che Bolvar potesse reagire però, lo scontro fu interrotto dalla voce del Grand Apothecary Putress da un’altura vicino al campo di battaglia. Putress pronunciò parole contro tutte le forze riunite: Alleanza, Orda e Flagello, dicendo loro che tutti in quel momento avrebbero sofferto la vendetta dei Forsaken. Catapulte stanziate sull’altura lanciarono numerosi barili esplosivi contenenti la Nuova Piaga sul campo di battaglia, provocando migliaia di vittime non solo tra il Flagello ma anche, e soprattutto, tra Orda e Alleanza.
Nel caos generale, molti soldati delle due fazioni fuggirono mentre Bolvar guardava spaesato intorno a se i propri uomini e quelli dell’Orda morire atrocemente. Il Re dei Lich, credendo che fosse opera di Sylvanas Windrunner, fu anch’egli pesantemente ferito e a malapena riuscì a ritirarsi attaverso il Cancello dell’Ira che si richiuse subito alle sue spalle. Mentre i resti dell’esercito mortale erano scappati o periti, Bolvar giaceva morente sul campo di battaglia. Guardando in lontananza verso il Tempio della Lega dei Draghi, il Comandante dell’Alleanza vide una squadra di draghi rossi volare verso il campo di battaglia.
All’arrivo, i draghi lanciarono le loro fiammate sul campo, ripulendolo dalla piaga mortale e distrussero le rimanenti catapulte e le forze fedeli a Putress. Dopodiché, tornarono nuovamente alla loro base.
Alla fine, il primo tentativo di entrata ad Icecrown si rivelò un totale massacro. 5000 soldati dell’Alleanza persero la vita, mentre le perdite per l’Orda si assestarono sulle 4000 unità. Con la loro morte e quelle di Dranosh e Bolvar (quest’ultima apparente), saltò definitivamente anche la fragile tregua che Re Varian Wrynn ed il Warchief Thrall avevano tanto faticosamente raggiunto.
Illustrazione in evidenza di Peter Lee