Giorno 16 nelle Shadowlands

Tutto è come doveva essere.

Il Primus è davvero il più lungimirante degli Eterni. Una capacità di guardare al futuro che rasenta la preveggenza. Egli sapeva che sarebbe scomparso, andando ad affrontare il Carceriere. Andando a ‘ficcare il naso’ in questioni che dovevano restare segrete. Il grande piano del Caduto doveva rimanere segreto. E così il signore di Maldraxxus si è sacrificato, come una pedina minore degli scacchi, per salvare il Re. Per proteggere l’Arbiter. Per dare alle Terretetre una speranza.

Non so se il Primus sapesse che questa speranza sarebbe stata rappresentata dai Calcafauce. Se un giorno sarei arrivato io e avrei scoperto la Lama runica che aveva lasciato nella sua effige. Ma di certo aveva predisposto tutto. Solo un vero Maldraxxus poteva trovare la spada. Solo uno con le qualità necessarie poteva riattivarla. E solo qualcuno che non fosse appartenuto né al regno dei morti né alla casata poteva sbloccare i cancelli sigillati del Seggio, l’antico tempio dove il Primus risiedeva.

Un tempio ora vuoto, che spetta ai Maldraxxi reclamare. A quelli che sono rimasti fedeli ai propri principi. Draka, Lady Vashji e pochi altri, che si sono sottratti alla ribellione delle altre casate. Una ribellione che ha coinvolto perfino i Prescelti: il Margravio Krexus è caduto, vittima del tradimento di uno dei suoi Baroni, Vyraz. Un codardo. Si è venduto ai Costrutti e ai Rituali, già servi del Carceriere, cospirando dietro le quinte e provocando la caduta della sua stessa Casata. Ci hanno pensato le difese del Seggio a dargli ciò che meritava: scappava a gambe levate nascondendosi dietro i suoi sottoposti. Senza un briciolo di onore. Cosa ci facesse nei Prescelti rimane un mistero, per me.

Altri fedeli al Primus abbiamo dovuto strapparli con la forza dalla Fauce stessa. Io e Darion Mograine ci siamo infiltrati dietro le linee nemiche alla ricerca di un potente membro dei Necrosignori fatto prigioniero. Non avrei mai immaginato di trovarmi davanti a uno dei capostipiti dell’Ordine della Spada d’Ebano, e tra i primi quattro Cavalieri dell’Apocalisse. Nelle profondità del Tremacolo c’era nientemeno che Alexandros Mograine, il Brandicenere in persona.

Anche se sarebbe più giusto chiamarlo con un titolo nuovo, come la sua spada: ‘Brandifato’.