Tauren

I Tauren sono da sempre una razza nobile che abbraccia il mondo naturale. Durante il corso dei secoli, essi hanno abbandonato man man le loro radici nomadi e si sono stabiliti nelle loro terre ancestrali. Quella dei Tauren è una razza caratterizzata da diversi punti fermi come la spiritualità, il rispetto per la natura eper gli anziani, ma essa possiede anche potenti guerrieri che combattono volentieri quando la situazione lo richiede. Popolo calmo e stabile, gli Shu’halo, ( “Tauren” nella lingua natia di questa razza), si sforzano di vivere una vita onorevole e dignitosa piena di rispetto per la natura e la Madre Terra, la loro divinità principale. Sebbene siano guerrieri forti e capaci quando si riversano in battaglia, la maggior parte dei Tauren considera il combattimento solo quando questa è l’ultima opzione disponibile. Essi preferiscono infatti il percorso del dialogo e di attente riflessioni prima di intraprendere qualsiasi decisione e per questo hanno un grande rispetto per i Saggi, individui spirituali e anziani tra la loro gente. I Tauren non sono iracondi per natura, ma a volte la sete di giustizia li induce a prendere le armi con rabbia.

Sebbene come già detto i nobili Tauren siano di natura pacifica, i riti della Grande Caccia sono venerati come il cuore della loro cultura spirituale. Ogni tauren, che sia esso guerriero o altro, cerca l’identità sia come cacciatore che come figlio della Madre Terra. In questi riti, un tauren, giovane o anziano, cerca di dimostrare il proprio coraggio lottando contro creature selvagge. La caccia è infatti il più grande onore di un tauren; essa a volte viene esercitata per procacciare il cibo, altre per l’onore ed altre ancora per ricevere gli insegnamenti della Madre Terra. In quest’ottica i cacciatori sono quindi molto importanti per le varie Tribù come parte forte della tradizione e della storia dei Tauren e sono rispettati e venerati se servono bene il loro popolo. Le giovani gazzelle imparano rapidamente a fuggire quando sentono le grida di guerra dei cacciatori Tauren nelle grandi vallate di Mulgore.

Mentre i potenti guerrieri difendono le case dei Tauren, gli sciamani mostrano il passato degli antenati ed i druidi scoprono la volontà della Madre Terra, i cacciatori imparano molti aspetti di tutti questi ruoli e li fondono insieme. Essi rappresentano quindi il cuore del popolo Tauren e sono visti come guide. Tuttavia, nonostante uccidano gli animali, ai Tauren viene insegnato di non sprecare nulla di ciò che a loro è dato dalla natura ed a restituire ciò che possono. Inoltre, viene anche insegnato il raffinato equilibrio che esiste in natura e che se essi onoreranno la Madre Terra, ella li benedirà.

Molte tribù affermano che proprio questa benedizione che si riceve dalla Madre sia un dono, così come lo è il saper usare la magia o riuscire a parlare con gli antenati, ma ai guerrieri Tauren viene insegnato che sono essi sono altrettanto benedetti come i loro fratelli. Questi guerrieri sono speciali così come i druidi e gli sciamani, e sono quindi altrettanto importanti. Essi sono infatti coloro i quali sono chiamati a difendere i confini, a combattere i Centauri (nemici storici dei Tauren) e ad andare in guerra. Ogni guerriero ha un ruolo nella propria tribù e devono tutti compiere gli stessi riti.

Nonostante le loro enormi dimensioni e la loro forza bruta, i Tauren sono comunque straordinariamente pacifici e mandano avanti una società tribale e tranquilla. Tuttavia, quando scendono in battaglia, sanno anche essere nemici implacabili che useranno ogni grammo della loro forza per distruggere i loro nemici sotto il proprio zoccolo.

Il leggendario Hul Highmountain – Illustrazione di Milivoj Ćeran

Per i Tauren, la natura è la Madre del mondo e la loro fede ha un tono profondo e risonante nei loro cuori. Essi sono collegati al flusso del pianeta e venerano gli spiriti della terra e dei loro antenati, rivolgendosi a questi spiriti per avere saggezza e guida. Questa connessione si manifesta nella loro cultura profondamente animistica, dove druidi e sciamani stanno fianco a fianco con guerrieri e cacciatori. I Tauren non vedono un controsenso tra la venerazione della natura e la caccia; cacciare corrisponde infatti per loro ad onorare gli spiriti della natura.

La cultura Tauren è anche ricca di miti e leggende. Secondo uno di questi miti, quando la Madre Terra vide i suoi figli cadere sotto i sussurri corruttori proveniente dalla viscere del pianeta, (opera Old Gods), essa si strappò gli occhi e li fece ruotare senza fine attraverso il cielo. Il suo occhio sinistro divenne così Mu’sha, la luna, ed il suo occhio destro divenne An’she, il sole. Nessuno dei due è migliore dell’altro, ed insieme formano con una visione equilibrata del mondo: essi sono la “Luce” dei Tauren.

Esistono poi moltissime altre leggende. Queste raccontano il periodo di tempo dalla creazione del mondo all’apparizione dei Centauri, la stessa creazione dei Tauren da parte della Madre Terra, ed il loro incontro con il semidio Cenarius.

Tuttavia, a causa dell’influenza degli Elfi della Notte, i druidi tauren a lungo venerarono solo Mu’sha, poiché ella è considerata l’equivalente della Dea della Luna dei kaldorei, Elune. Durante la Guerra contro il Re dei Lich, il guerriero Aponi Brightmane si impegnò in una discussione teologica su questo argomento con il sacerdote Tahu Sagewind. Aponi fece notare che in tutti gli aspetti della vita i Tauren cercavano l’equilibrio e si chiedeva se avessero trascurato un aspetto chiave dell’equilibrio in tutte le cose. Come risultato di queste discussioni, in seguito al Cataclisma, i Sunwalkers, un ordine di paladini tauren, sorsero, brandendo il potere della Luce attraverso An’she.

Oltre alla Madre Terra e ai suoi due occhi, viene inoltre adorata anche un’altra entità conosciuta come il Padre del Cielo.

Vale la pena fare anche un discorso per quanto riguarda la morte. I Tauren considerano la morte semplicemente come l’ombra della vita e sostengono che la fine delle cose è naturale quanto la loro nascita.

Nonostante ora abbiano una dimora permanente a Picco del Tuono, i Tauren hanno comunque scelto di di non seppellire i loro morti. Piuttosto, preparano il corpo del defunto per il suo ritorno agli Elementi e lo collocano in una delle loro tombe sacre. Solo i tauren più valorosi sono sepolti a Red Rocks, il sacro cimitero dei Tauren. Si tratta di un onore conferito ai grandi guerrieri che hanno contribuito a fondare e difendere Picco del Tuono e coloro che hanno dato la loro vita per il maggior bene delle loro tribù e dei loro capi.

Nella maggior parte delle volte comunque, si procede alla cremazione del defunto. Quando un tauren viene cremato, si compiono cerimonie e rituali. Il corpo del defunto viene lavato ed avvolto in una coperta cerimoniale prima di essere posto sopra una pira, dopo di che viene acceso un fuoco sotto di loro. Le ceneri vengono offerte ai venti ed ai fiumi, per diventare un tutt’uno con la Madre Terra ed il Padre del Cielo. Mentre le ceneri cadono sulla terra e il fumo sale al firmamento, sia la Madre Terra che il Padre del Cielo accolgono i morti, con An’she e Mu’sha che assistono. Questo rituale di morte ricorda ai Tauren le loro origini come nomadi, e se i loro cari sono liberati dal vento e dal fuoco, essi potranno continuare a vagare come spiriti, qualora lo desiderino.

Una volta eseguiti i riti appropriati, gli spiriti del defunto si uniscono alla Madre Terra per trovare infine la pace.

Illustrazione in evidenza di Adrian Lee