Goblin

I Goblin di Azeroth sono piccoli umanoidi, astuti e scaltri, il cui quasi unico interesse è per il guadagno e il commercio, oltre ad una forte curiosità per tutto ciò che è meccanico. E proprio sulla moneta si fonda quasi tutta la vita di un goblin. Per il guadagno, essi non si fanno certo problemi a truffare il prossimo pur di raggiungere il miglior accordo per sè stessi. Tuttavia, nonostante questa natura apparentemente caotica e molto individualista, nella società Goblin esiste una gerarchia abbastanza rigida e diretta.

Le altre razze considerano universalmente i Goblin come inventori, mercanti e, senza eccezioni, gente senza scrupoli. Essi apprezzano la tecnologia come un aspetto utile del commercio e nel corso del tempo, alcuni sono arrivati a dire che il loro vantaggio (e al contempo la loro maledizione) è quello di essere i principali utilizzatori della tecnologia in un mondo governato dalla magia.

Come ben sappiamo, i loro maggiori rivali in questo campo sono sicuramente gli Gnomi (ed in misura minore i Nani), ma mentre queste due razze condividono il loro sapere, la tecnologia dei Goblin è più vasta e sinistra e ha certamente un impatto maggiore sul mondo naturale. Tornando indietro nel tempo, dopo la loro liberazione su Kezan, i Goblin ampliarono rapidamente le loro conoscenze tecnologiche. A loro si devono infatti le prime tecnologie a vapore viste su Azeroth e molti sostengono che la tecnologia Goblin all’epoca fosse molto più avanzata dell’attuale tecnologia dei Nani. Questa maestria portò questi piccoli esseri verdi ad essere rinomati tra i popoli di Azeroth ed iniziarono così a vendere (o affittare) le loro invenzioni sul mercato aperto. Non passò quindi molto tempo prima che i Goblin impiegassero vasti team di ingegneri per espandere la loro tecnologia e produrre gadget adatti a un’ampia gamma di applicazioni, costruendo e riparando costantemente macchine e lavorando su nuove idee.

Ma come è noto, sfortunatamente i Goblin alternano il genio appassionato ad una sicurezza e un’attenzione non certo di alto livello. La loro mancanza di disciplina si traduce spesso in invenzioni che vengono sviluppate solo a metà, con progetti abbandonati quando qualcos’altro attira la loro attenzione. Tuttavia, quello che a più reso celebre le invenzioni dei Goblin è una reputazione parzialmente meritata di inaffidabilità. Non capita di rado infatti che un loro dispositivo esploda semplicemente perché il suo creatore ha dimenticato di aggiungere una valvola di rilascio o un bullone. Ma esiste anche qualcosa su cui i Goblin non sono arrivati per primi, come ad esempio l’invenzione delle armi da fuoco da parte dei Nani di Ironforge, per cui hanno da sempre provato un’invidia sia dal punto di vista commerciale che tecnologico. Questa invidia si deve al fatto che i Goblin riconoscono che le armi da fuoco rappresentarono una nuova fonte di potere e, come si sa, chi controlla il portere controlla l’oro, che è, per loro, il bene supremo.

Fortunatamente per il resto del mondo, la sperimentazione sulle armi da fuoco dei Goblin soffre del tipico lassismo della razza e gli esperimenti con la polvere da sparo mal curati continuano a porre fine alla carriera di molti aspiranti riparatori ed inventori. Tuttavia anche in questo campo qualche successo è stato raggiunto, con le armi a polvere da sparo dei Goblin che tendono ad essere poco eleganti ma violentemente esplosive ( possiamo ricordare mine, razzi e simili).

Spostandoci sulla politica, la figura predominata della società Goblin è sicuramente quella del Principe del Commercio. Numerosi principi governano i vari possedimenti goblin di Azeroth e sebbene essi vivano tutti nella città dell’isola di Undermine, lontana da Kalimdor e dai continenti orientali, ognuno controlla il proprio esercito privato e la propria flotta commerciale. Ogni Principe del Commercio è inoltre “specializzato” in qualcosa come l’estrazione mineraria, la deforestazione, la schiavitù o il bracconaggio monopolizzando gli scambi commerciali in una determinata area. Queste figure sono i più astuti della loro razza e non si fermano davanti a nulla pur di accumulare fortune e potere, sia attraverso mezzi leciti che tramite mercati neri e tradimenti.

Dal lato combattivo, è indubbio che i Goblin siano combattenti tenaci. Attaccano dalla distanza con balestre o armi da fuoco (apportando modifiche individuali alle armi realizzate dai Nani) e usano mazze, spade corte o bizzarre armi da mischia a vapore fatte in casa. Essi possiedono anche una buona conoscenza di tattiche e strategie militari e come noto sono maestri della guerra d’assedio. Il loro amore per le grandi macchine li rende mercenari ideali per attaccare le fortificazioni.

Goblin in battaglia contro un Worgen. Illustrazione di Glenn Rane.

Ma tornando alla parte commerciale dei goblin, vale la pena citare brevemente un piccolo detto. Come abbiamo già esposto in precedenza, i Goblin sono scaltri negli affari e i clienti che credono di essere riusciti a ingannare uno di loro quasi sempre si sbagliano di grosso. “Imbrogliare un goblin” è infatti un celebre detto nanico che si usa quando si riesce a “fare ciò che è praticamente impossibile”. I goblin sono anche consumati imbroglioni e truffatori.

Per quanto riguarda le allenze politiche, i Goblin hanno combattuto con l’Orda nella Prima e nella Seconda Guerra, ma si sono staccati quando si sono resi conto che era più redditizio lavorare per entrambe le parti. Tuttavia, molti goblin ricordano il “divertimento” dell’Orda e spesso sono stati disposti ad abbassare i prezzi dei mercenari a Thrall e alla sua gente. Alla fazione rossa hanno offerto anche servizi di trasporto quasi esclusivi, sia sui loro battelli a vapore che sui celebri zeppelin.

Riguardo alla sfera spirituale, è facile dedurre come i Goblin ripongano la loro fede esclusivamente in se stessi e nell’oro. Alzano le sopracciglia davanti a concetti per loro inconsistenti come lo sciamanesimo e la Luce Sacra, preferendo divinità che possono vedere, pesare e soprattutto spendere. Anche se dopo la loro ricongiunzione con l’Orda a seguito del Cataclisma, alcuni si sono avvicinati proprio allo sciamanesimo. Menzione speciale infine per le incredibili conoscenze linguistiche di questo popolo. I Goblin conoscono infatti una miriade di lingue diverse e questo si deve ovviamente ad un motivo ben specifico e facilmente immaginabile: commerciare con quante più razze possibili.

IN ALTO: I Goblin di Azeroth.