Quando i Pandaren furono schiavizzati dai Mogu secoli fa, furono i Monaci a portare la speranza in un futuro apparentemente buio. Privati dell’uso delle armi da parte dei loro padroni, questi Pandaren si concentrarono invece sullo sfruttamento del loro “Chi” e sul combattimento a mani nude. Così’,quando si presentò l’opportunità di una rivoluzione, i Monaci Pandaren si ritrovarono ben addestrati per liberarsi dal giogo dell’oppressione.
Maestri del combattimento a mani nude, i Monaci non si affidano mai esclusivamente alla necessità di avere un’arma in mano per difendersi dai nemici. Sebbene siano conosciuti dal mondo esterno per i loro temibili colpi e calci volanti, essi si rifiutano di limitarsi a un unico metodo di combattimento. Molti monaci preferiscono invece “assorbire” i colpi dell’avversario e sembrano provare addirittura divertimento nell’effetto intossicante dell’assorbimento colpo dopo colpo mentre i loro compagni abbattono il nemico. Altri Monaci ancora sono invece specializzati nel richiamare il potere curativo delle Nebbie per bilanciare l’energia positiva e quella negativa all’interno delle persone, restituendole alla buona salute e alla fortuna.
I Monaci posseggono uno stile di arti marziali unico in ogni combattimento e sfruttano una forma esotica di energia magica assolutamente non familiare a coloro che praticano altre arti arcane. Essi cercano l’equilibrio spirituale nella vita e in combattimento, e per quanto pericolosi possano essere i Monaci sul campo di battaglia, raramente cercano di combattere senza una giusta causa. Osservano il mondo attraverso un punto di vista diverso, attingono il potere attraverso la serenità e la pace interiore, quindi lo esprimono attraverso tecniche di combattimento e poteri magici che guariscono le ferite.
Storicamente, circa dodicimila anni fa, molto prima della Guerra degli Antichi, il continente ora noto come Pandaria era governato da una mostruosa razza di Signori della Guerra conosciuta come Mogu. Il loro regno fu incredibilmente crudele e brutale. Gli schiavisti Mogu proibirono ai loro schiavi di portare armi, e durante questi tempi bui, molti Pandaren cercarono di alleviare lo spirito dei loro fratelli e delle sorelle sorelle incatenati. Essi erano i cantastorie, i mastri birrai ed i guaritori che aiutarono a liberare la loro società oppressa dall’oscurità in cui era caduta.
Quando l’impero dei Mogu cominciò a sfilacciarsi, i Pandaren videro l’opportunità di una rivoluzione. Dato che non avevano armi, addestrarono gente comune a combattere a mani nude. Essi avevano padroneggiato l’uso dell’energia positiva, o “Chi”, per potenziare se stessi e così, questi combattenti della resistenza disarmati sarebbero diventati i primi monaci.
Infine, nonostante usino lo Spirito della Vita, la differenza tra Monaci e Sciamani sta nell’inabilità dei primi di chiedere aiuto agli Elementi.
Illustrazione in evidenza di Hongyu Wang