La Valle di Torvaluna era un tempo una lussureggiante brughiera, avvolta in uno stato di notte eterna e illuminata solamente dalle due lune di Draenor. Ciò conferì all’intera regione una rilassante tonalità di luce bluastra, che si rifletteva nella vita vegetale di quest’ultima.
La valle ospitava il clan degli Orchi Torvaluna, uno dei più importanti dell’epoca, che fungeva quasi da guida spirituale per gli altri clan. Vi si poteva trovare anche un villaggio Botani – primitive creature native di Draenor – e, naturalmente, il celeberrimo Tempio di Karabor dei Draenei; fu proprio la presenza di questo Tempio che rese la regione una sorta di “capitale spirituale” della società degli Esiliati. Sebbene le tre razze non avessero relazioni particolarmente forti tra di loro, esse condivisero la valle in modo pacifico per secoli: i Draenei portavano qui le mandrie dei loro Elekk e contemplavano i misteri della Luce, i Botani studiavano il mondo naturale e gli Orchi osservavano le stelle e praticavano le loro magie sciamaniche e runiche.
Tutto questo subì un drastico cambiamento, ovviamente, quando la Legione Infuocata prese contatti con Ner’zhul, l’allora capo del clan Torvaluna. A seguito di questo evento, questi ultimi divennero più aggressivi, iniziando ad attaccare draenei innocenti senza una ragione apparente. Quando Ner’zhul scoprì che egli era stato soltanto manovrato come burattino ed ingannato, la Legione si rivolse a Gul’dan, suo apprendista, per continuare la propria opera di sottomissione degli Orchi. Sotto l’influenza di Gul’dan, tutti i clan degli orchi vennero riuniti in un’unica armata, l’Orda, sostenuta dalla potente magia demoniaca. Questa Orda, una vera e propria macchina da guerra, invase e distrusse gli insediamenti dei draenei in tutta Draenor, compresi ovviamente quelli della Valle.
Esattamente in questo luogo, Gul’dan usò inoltre la sua potente magia demoniaca per innalzare un enorme vulcano contaminato dalla magia dei demoni proprio al centro della Valle, con l’intento di recidere il legame degli Orchi con gli Elementi. A questo punto, l’Orda rivolse la sua attenzione al Tempio di Karabor. Per superare le sue difese, il Concilio delle Ombre compì un rituale per evocare il potere di un Naaru Oscuro di nome K’ara. Una grande colonna di energia del Vuoto si abbatté sul Tempio, deformando addirittura la sua stessa architettura e causando la morte istantanea di centinaia di draenei, mentre altri ancora furono indotti alla follia dai sussurri dei Void Lords. Quando l’energia del Vuoto si dissipò, l’Orda entrò nel Tempio come un coltello nel burro, conquistandolo e uccidendo i pochi superstiti rimasti. Da allora, il Tempio di Karabor venne ribattezzato Tempio Nero e servì da base per il Concilio delle Ombre.
Questi eventi stravolsero completamente la regione. Il vulcano, chiamato La Mano di Gul’dan, e l’impressionante numero di demoni che hanno camminato all’interno del Tempio Nero nel corso dei secoli, hanno nel tempo trasformato la lussureggiante Valle di Torvaluna in una desolata landa annerita, sotto una perpetua foschia di fumo nero e verde, punteggiata da flussi di lava del medesimo colore.
Tuttavia, il Tempio Nero non restò a lungo la base principale per gli Orchi ed il Concilio delle Ombre. Alla sua sommità avvenne infatti uno degli eventi più tragici e catastrofici della Storia: Ner’zhul aprì dei portali dimensionali verso la fine della Seconda Guerra, la cui forza e potenza causarono un vero e proprio cataclisma che trasformò il pianeta Draenor nelle Terre Esterne come le conosciamo oggi.
A seguito di questo, la Valle di Torvaluna fu sottoposta a continui bombardamenti di Infernali convocati dai Signori dei Demoni, che cercavano di sottrarle la residua energia vitale ancora presente nella terra.
Quando Illidan sconfisse il Signore delle Fosse Magtheridon, il luogotenente della Legione nelle Terre Esterne, e tornò dal suo tentativo fallito di distruggere il Trono di Ghiaccio ad Icecrown, questi demoni conversero sul Tempio Nero e iniziarono ad assediarlo su ordine di Kil’jaeden, che desiderava vedere Illidan punito per i suoi fallimenti. Alcuni di questi demoni, tuttavia, si rivoltarono contro la Legione e iniziarono a servire il cacciatore di demoni, grazie a una misteriosa fonte di magia all’interno del Tempio. La Valle divenne così il centro di una guerra civile tra demoni. Per ironia della sorte, la Legione Infuocata iniziò a fabbricare armi anti-demone per combattere gli Illidari.
Anche dopo la morte di Illidan e il ritorno del tempio sotto la giurisdizione dei draenei di Akama, sembra ancora oggi improbabile che la Valle di Torvaluna recuperi l’incredibile e magica bellezza che una volta possedeva, rimanendo quindi uno dei moniti più cupi di ciò che la Legione Infuocata è capace di fare.
Illustrazione in evidenza di Jimmy Lo.