La storia del grande complesso titanico di Ulduar, inizia tanto tempo fa, quando i Titani decisero di sigillare nelle profondità di questo posto ghiacciato uno dei tre Old Gods sconfitti a seguito della caduta dell’Impero Nero: Yogg-Saron.
Nell’antichità infatti, i Titani vivevano nella regione di Cime Tempestose, dove fondarono la loro città principale e dalla quale condussero i propri esperimenti. Qui presero vita diverse specie (o loro antenati) che popolano tutt’ora il pianeta Azeroth, come i Giganti della Tempesta, i Nani, e i Trogg.
Un giorno, tuttavia, i Titani scomparvero, lasciando le razze da loro create a sopravvivere da sole. Mentre i Nani ed i Trogg lasciarono progressivamente Ulduar per esplorare il mondo, i Giganti della Tempesta decisero invece di restare, facendo del grande complesso la loro casa. Lì, crearono i golem di cristallo per aiutarli nelle loro ricerche e per difenderli. Nel corso del tempo comunque, i Giganti si ridussero sempre più di numero e diventarono sempre più solitari.
I Giganti così abbandonarono le sale di Ulduar, portando con loro i golem di cristallo, per indagare sulla regione, e dopo aver scoperto che i cristalli erano infusi con un grande potere magico, decisero di recuperarne quanto più possibile per loro ricerche. Lasciarono così i Golem a completare il lavoro, mentre essi trasportarono i cristalli già raccolti ad Ulduar.
Molto tempo dopo, quando il Re dei Lich ed il Flagello invasero Northrend, i Giganti della Tempesta, che avrebbero potuto essere abbastanza forti da fermarlo, si nascosero a Cime Tempestose ed evitarono ogni scontro. Il corso dei millenni in solitudine e lontano dalle battaglie li aveva resi ormai timorosi ed indifferenti…
Infine, una piccola curiosità. Blizzard “anticipò” la presenza di Ulduar in World of Warcraft già durante la sua prima espansione, The Burning Crusade, e lo fece tramite, se così possiamo dire, un “indizio storico”, affidandolo ad un personaggio dalla grande conoscenza di Azeroth (anche se indirettamente): Medivh.
Nel raid di Karazhan infatti, nella Biblioteca del Guardiano, è presente il libro “L’Ira dei Titani”. In alcune pagine strappate di questo libro è possibile leggere queste parole:
“Quando il pilastro della luce … davanti a Ulduar …
… Algalon, il messaggero ritorna … camera sigillata ..
… i Custodi, non devono essere distrutti … se … uccisi …
… Old Gods …
… Titani …
… la loro ira … conduce …”
Questo parole dimostrano quindi che non solo Medivh sapeva dell’esistenza di Ulduar, ma che egli era a conoscenza persino di quella di Algalon, il Guardiano invisibile di Azeroth. Il sapere dell’Ultimo Guardiano, era davvero sconfinato.
Illustrazione in evidenza di Julian Bauer