Millenni e millenni fa, prima della Grande Frattura, l’Isola di Brumacremisi era popolata dagli Elfi della Notte, i quali risiedevano in gran parte nella grande città di Loreth’Aran. Gli abitanti di quest’isola erano benedetti dallo Stormo Verde e dalla sua regina Ysera, ed i cavalcadraghi di Loreth’Aran non solo conducevano gli eterei Draghi Verdi in battaglia, ma alcuni di essi vivevano perfino al loro fianco. Questo scenario idilliaco però, venne brutalmente interrotto nel momento in cui la città fu distrutta dallo Stormo Nero, quando quest’ultimo tradì la propria specie durante la Guerra degli Antichi, e discese sugli ignari Kaldorei e Draghi Verdi. Guidati da un luogotenente di Deathwing, il temibile Razormaw, lo Stormo Nero spazzò via Loreth’Aran ed i suoi difensori in un selvaggio vortice di fiamme e morte.
La distruzione della città di Loreth’Aran fu completata millenni dopo dal Cataclisma, quando maremoti e terremoti devastarono Azeroth , lasciando solo alcune rovine sparpagliate in piccole isole. Una di queste è l’Isola di Wyrmscar che ancora oggi ospita le ossa degli abitanti di Loreth’Aran, gli spiriti irrequieti dei Draghi Verdi ed il fantasma del Principe Toreth, un nobile Kaldorei che era uno dei cavalcadraghi della città.
L’intera isola comunque, era conosciuta con il nome di Silvergale quando i Draenei sbarcarono qui per la prima volta, bella come la vicina Isola di Brumazzurra. Essa è stata a lungo lontana dalla civiltà del continente di Kalimdor ed è stata in gran parte lasciata a se stessa sia dai Tauren che dagli odierni Elfi della Notte. È probabile che sia proprio per questo che molti nemici dei Kaldorei, come Satiri e Naga, hanno trovato qui un rifugio, ma non solo. Anche Murloc, Furbolg, e treants abitano l’isola.
Un giorno, però, l’aspetto dell’Isola cambiò radicalmente. Quando la nave dimensionale dei Dranei, la Exodar, si schiantò su Azeroth nella vicina Isola di Brumazzurra infatti, essa perse diversi cristalli rossi che finirono proprio su Silvergale. Da questi cristalli, un liquido simile al sangue filtrò nel terreno e la corruzione dovuta a questo liquido causò la mutazione di animali e piante. Perfino l’aria stessa venne inquinata da una leggera nebbia rossa. Così, a seguito di quest’evento, l’Isola fu ribattezzata con il nome di “Brumacremisi”. I cristalli attirarono l’attenzione degli Elfi del Sangue del Principe Kael’thas, che arrivarono in seguito sull’isola per studiarli, trovandosi però a combattere con i draenei di Exodar, presenti in gran parte del territorio.
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