Fontefredda
La regione di Fontefredda è una terra perennemente ghiacciata coperta di neve simile nei suoi paesaggi alla patria dei nani, Dun Morogh. Nonostante la maggior parte degli Elfi della Notte trovi del tutto inospitale questa regione rispetto alle foreste vicine, alcuni di essi possono essere incontrati qui, e questo si deve principalmente a due motivi: il primo è la vicinanza di Fontefredda con la montagna sacra dei Kaldorei, il Monte Hyjal, ed in secondo luogo per la presenza di misteriose sorgenti di acqua calda che potrebbero essere collegate ad un’attività demoniaca.
Nel corso dei secoli, questa valle è stata a lungo coinvolta in una lotta senza sosta tra alcuni draghi blu che abitano la regione e le pantere dei ghiacci, tipiche della zona. Tuttavia, anche Nani Ferroscuro, e Goblin abitano questa gelida terra e proprio quest’ultimi hanno fondato il principale centro civilizzato del luogo, il villaggio di Lungavista.
Le antiche rovine di Fontefredda sono la prova delle cicatrici lasciate dalla Grande Frattura su Azeroth. Questa regione infatti si trovava anticamente nell’entroterra, ma l’intera parte orientale venne letteralmente “strappata via” durante l’evento apocalittico che seguì la Guerra degli Antichi, lasciando solo quella che oggi è una costa tentacolare.
Diecimila anni fa, questa valle sulle pendici del Monte Hyjal fu il luogo di ripartenza degli Elfi della Notte a seguito della caduta dell’Impero e fu sempre qui che, molto tempo fa, i possenti Draghi si stabilirono per vegliare sulla vicina Hyjal dove era stato appena piantato l’Albero del Mondo chiamato Nordrassil. Per secoli e secoli, i soli abitati di questa landa gelida sono stati così i draghi (per lo più appartenenti allo Stormo Blu) e la fauna locale, fino all’arrivo dei Goblin, i quali fondarono il piccolo villaggio di Lungavista nel centro della regione.
Questi goblin hanno recentemente scoperto una nuova miniera proprio a sud del loro villaggio, non lontano dalle grotte dei draghi di Mazthoril. Questa miniera sembrerebbe essere molto redditizia a causa di una grande quantità di arcanite al suo interno, ma finora si rivelata completamente inaccessibile.
La Grande Frattura comunque, non sconvolse solo il paesaggio di Fontefredda ma fu anche la causa della perdita di molte vite. Nella regione si trovava infatti anche una grande città degli Elfi della Notte, Kel’Theril, la quale venne completamente distrutta dalla Grande Frattura, non lasciando nessun superstite. Ancora oggi, i fantasmi di Kel’Theril infestano quelle che ormai sono solo un ammasso di rovine, l’ultima traccia su Azeroth di quella che fu una grande città del più esteso Impero della Storia.
Illustrazione in evidenza di armedrobot su DeviantArt